Mondo 15/10/2014

La Commissione europea vuole un altro taglio alla PAC, per 448 milioni di euro

La proposta avanzata dalla Commissione europea, che dovrà essere discussa in sede di Consiglio, fa già molto discutere. "Prelevare gli aiuti ai produttori colpiti dall’embargo russo dalla riserva di crisi autofinanziata dagli stessi agricoltori è una beffa insostenibile" ha affermato Paolo De Castro


E' difficile reperire fondi per lo sviluppo dell'Unione europea ed ecco che la Commissione cerca di effettuare un altro taglio a carico della Politica agricola comunitaria.

La proposta prevede di prelevare 448,5 milioni di euro dal bilancio agricolo per la gestione della Pac 2015 per destinarli ad altre politiche comunitarie.

Immediata la presa di posizione di Paolo De Castro, coordinatore per il Gruppo dei Socialisti e Democratici della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo: "Sottrarre risorse agli agricoltori per ridare ossigeno alle altre politiche europee è una pratica inaccettabile, che non tiene conto del valore strategico che il settore ha nel panorama economico comunitario”.

“Si tratta di una decisione pesante – prosegue De Castro -, che va a sommarsi alla mancanza di 1 miliardo di euro necessario a far fronte ai pagamenti dei fondi strutturali per lo sviluppo rurale. Prelevare gli aiuti ai produttori colpiti dall’embargo russo dalla riserva di crisi autofinanziata dagli stessi agricoltori – prosegue De Castro – è una beffa insostenibile per un settore che sta pagando duramente una crisi che non ha originato. Mi auguro che la nuova Commissione sia maggiormente consapevole del ruolo economico dell’agroalimentare europeo e che il nuovo commissario Hogan difenda le sue prerogative nel bilancio Pac. È un dovere politico dotarci di strumenti efficaci per contrastare situazioni di emergenza che oggi, purtroppo, rappresentano più la norma che l’eccezione – conclude De Castro -. Una gestione del bilancio dell’Unione più flessibile e ponderata con revisioni e aggiornamenti periodici potrebbe essere un buon punto di partenza per adempiere a questo dovere”.

“Se il governo italiano voleva individuare un modo perché il mondo agricolo si accorgesse che fino a dicembre la guida del semestre è di Renzi e la sua truppa, non c’è dubbio che ci siano riusciti. Ma ora gradirei sentire un secco no e vedere una battaglia convinta contro la scellerata proposta della Commissione Ue di prelevare 448,5 milioni di euro dal bilancio agricolo per la gestione della Pac 2015 per destinarli ad altre politiche comunitarie. L’agricoltura europea non merita di subire una simile rapina, a maggior ragione perché sta pagando più di altri comparti le decisioni folli di sanzionare la Russia”.

 

di C. S.