Mondo 12/09/2014

Parmigiano Reggiano e Grana Padano al mercato nero in Russia

Fatta la legge e trovato l'inganno. Alcuni dei prodotti sotto embargo entrano in Bielorussia per poi prendere la via di Mosca, a prezzi maggiorati e quasi clandestinamente. Pressioni su Mosca affinchè i due formaggi italiani vengano inseriti tra i cibi riservati ai consumatori a rischio


Frutta e verdura destinati al macero e importazioni bloccate per tutti i formaggi italiani dopo che il governo russo ha deciso l'embargo di molte produzioni agroalimentari in risposta alle sanzioni europee.

Un danno per milioni di euro ma non per tutti. In questa situazione di crisi alcuni sembrano avvantaggiarsi e trarne utili.

E' il caso degli importatori bielorussi di Parmigiano Reggiano e Grana Padano che, fiutando l'affare, si sono buttati nel mercato nero dei due formaggi italiani, ancora molto richiesti dai ristoranti moscoviti di San Pietroburgo.

L'embargo russo non sembra insomma così impenetrabile, con un po' di furbizia. Il governo di Minsk non ha infatti recepito l'embargo russo, pur facendo parte dell'unione doganale con Mosca e Astana. Quindi è assolutamente legale l'export in Bielorussia dei prodotti agroalimentari italiani sotto embargo che vengono rietichettati, facendoli passare per made in Minsk e quindi prendono la via della Russia, senza ulteriori controlli, proprio in virtù dell'unione doganale.

Diversi ristoratori moscoviti, secondo quanto riferito dall'Ansa, affermano che basta fare un giro per Mosca per trovare annunci di Parmesan, con numeri di telefono che aiutano ad acquistarlo.

Naturalmente i commercianti bielorussi vogliono ben guadagnare e il Parmigiano Reggiano Made in Minsk costa il 20% in più del prezzo pre-embargo.

Nel frattempo, però, sono sfumate molte occasioni di far conoscere e apprezzare i formaggi italiani ad ampie fasce di popolazione.

Il Consorzio Grana Padano ha dovuto intanto rinunciare alla campagna sui treni ad alta velocità Mosca-San Pietroburgo, dove era prevista la distribuzione di campioni gratuiti ai passeggeri. Il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha visto svanire l'opportunità di farsi conoscere in partnership con MacDonald's in Russia che aveva già avviato una campagna pubblicitaria a suon di spot televisivi che reclamizzavano un nuovo burger a base del noto formaggio italiano. Oltre ad aver dovuto annullare spot e promozione, MacDonald's si è vista chiudere diversi ristoranti, ufficialmente per violazioni sanitarie, ma in realtà come risposta alle sanzioni.

Nel frattempo l'Italia agroalimentare cerca la via del negoziato con Mosca. Le proprietà salutistiche, come l'assenza di lattosio, potrebbero favorire Parmigiano Reggiano e Grana Padano. Sono infatti state fatte pressioni sul governo di Mosca affinchè questi due prodotti siano inseriti nella speciale lista dedicata ai consumatori a rischio, e quindi tolti dall'embargo. Al momento è però gelida la risposta delle autorità russe. ''Quanto al Parmigiano, qualsiasi genere di formaggio può essere prodotto se si investe in sforzi e conoscenza. Questo non è un problema'' ha infatti osservato il Ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov.

di C. S.