Mondo 24/07/2014

La Commissione europea cambia di nuovo posizione sul greening

Sarà più equo il calcolo per ottenere gli aiuti europei dopo che Dacian Ciolos ha deciso di portare la percentuale di colture azotofissatrici ammesse nelle aree verdi dallo 0,3% allo 0,7%


Nuovo cambio nella Politica agricola europea. Se le linee guida sono ormai ben delineate, vi sono molte misure d'attuazione che vanno definite e che, spesso, portano a tensione con agricoltori e cooperative ma anche tra Commissione e Parlamento europei.

E' il caso del greening e dei criteri per attuare la riforma dei pagamenti che l'Ue versa direttamente ai produttori, per circa 40 miliardi di euro l'anno.

Una volta c'era il set aside. Ora si chiamano aree verdi o ecologiche. Nella nuova Pac esiste l'obbligo per il produttore di destinare ad aree ecologiche il 5% delle terre che producono seminativi, se vuole ottenere da Bruxelles gli aiuti greening' che rappresentano il 30% dei pagamenti Ue.

Una possibilità sarebbe quella di coltivare erba medica, fave o piselli: colture azotofissatrici. La Commissioneaveva però valutato che queste colture valessero solo un terzo (0,3%) del valore di altre colture per il calcolo del 5% delle aree ecologiche. La misura aveva sollevato molte critiche in quanto c'era bisogno di tre ettari a erba medica per avere un ettaro a area ecologica.

Ora il commissario all'agricoltura, Dacian Ciolos, ha deciso di portare quella percentuale dallo 0,3% allo 0,7%, con un impatto molto più positivo per i produttori al fine del calcolo dell'aiuto verde.

Il Parlamento e il Consiglio Ue ora hanno fino al 18 settembre per esprimere eventuali obiezioni.

di C. S.