Mondo 07/07/2012

Non è il tappo a fare il vino, almeno negli Usa

Il 97% dei consumatori non presta attenzione al tipo di chiusura. Piuttosto si presta attenzione alla varietà, al prezzo e alla zona geografica


Con il 12% dei consumi totali del mondo, gli Stati Uniti rappresentano il mercato più grande per il vino. Secondo i dati dell'Oiv, infatti, negli Usa nel 2011 sono state vendute oltre 350 milioni di casse per 28,5 milioni di ettolitri. Uno scenario dove è fortemente radicata anche la tendenza all'importazione, con l'Italia che gioca un ruolo di leadership importante. Per questo la Nomacorc ha deciso di commissionare un sondaggio condotto da Merrill Research, società globale di ricerche di mercato full-service nel segmento del vino e dei liquori, con l'obiettivo di dare un ulteriore strumento di comprensione del mercato Usa ai produttori in tema di chiusure e di ottenere maggiori informazioni sul grado di accettazione e sulla percezione dei tappi sintetici da parte dei consumatori.

Risultato: la maggior parte dei consumatori abituali di vino statunitensi non sembra essere più di tanto influenzata dal tipo di tappo utilizzato per chiudere le bottiglie. Il 97% degli intervistati ha dichiarato che il tipo di tappo non è una delle tre ragioni principali che intervengono nella decisione di acquisto di un vino. Piuttosto si presta attenzione alla varietà, al prezzo e alla zona geografica.

Alla domanda sul ruolo del tappo, la stragrande maggioranza dei partecipanti (92%) ha dichiarato che il fattore più importante è la capacità di proteggere il vino. In effetti, due terzi dei partecipanti conoscono il significato dell’espressione “sapore di tappo”, mentre la metà degli intervistati si è trovata di fronte a problemi con il sughero naturale per via delle difficoltà di rimozione o di rottura.

“Dagli studi condotti nel corso degli anni emerge che la maggior parte dei consumatori di vino è più attenta alla qualità e al gusto del vino più che al tipo di tappo adottato. Questo sondaggio conferma definitivamente questa tendenza”, ha dichiarato Pat Merrill, co-fondatore e partner di Merrill Research. “In effetti, la ricerca ha mostrato che la maggior parte dei consumatori abituali di vino attribuisce importanza alla chiusura impiegata solo quando crea problemi come, per esempio, quando si percepisce un sentore di tappo o emergono difficoltà di estrazione. Tuttavia, nonostante i consumatori ne riconoscano l’importanza, generalmente non possiedono alcuna competenza specifica circa le prestazioni tecniche di un tappo e il suo ruolo nella protezione del vino”.

Nel sondaggio sono stati presi in considerazione anche aspetti quali il grado di accettazione e la percezione dei consumatori del mercato enologico statunitense rispetto ai tappi sintetici. Il sondaggio ha rivelato che:

- quasi tutti i partecipanti (il 95%) acquisterà o potrebbe acquistare un vino chiuso con tappo sintetico come Nomacorc nei prossimi tre mesi

- tra tutti gli intervistati, l’87% dei consumatori abituali di vino non cambierebbe le proprie abitudini di acquisto se il proprio vino preferito normalmente chiuso con sughero tradizionale venisse protetto da un tappo sintetico

- nell’ambito dei vini venduti a circa 10 $, il 90% dei partecipanti ha dichiarato che i tappi sintetici sono sempre o solitamente appropriati per i vini bianchi, mentre l’85% ha affermato che i tappi sintetici sono sempre o solitamente appropriati per i vini rossi

- davanti alla fotografia della nuova gamma Select Series di Nomacorc, l’82% ha ammesso che acquisterebbe qualsiasi o la maggior parte dei vini con questi tappi innovativi

“Se da un lato continuiamo a constatare la forte influenza esercitata dal design del marchio sull’acquisto del vino, dall’altro osserviamo una considerazione limitata dei materiali e dei metodi di realizzazione del tappo, oltre che una tendenza continua e ormai decennale verso una più ampia accettazione dei tappi meno tradizionali”, ha spiegato Merrill.

Il sondaggio online, condotto a inizio 2012, ha coinvolto un target altamente qualificato composto da circa 600 cittadini statunitensi che consumano vino almeno una volta alla settimana. Tale campione rappresenta circa il 93% del volume totale di consumo di vino negli Stati Uniti. Per ogni bottiglia questi consumatori abituali spendono spesso dai 7 ai 20 $ e sono i principali incaricati (o ne sono comunque responsabili insieme a qualcun altro) dell’acquisto di vino a livello domestico.

di C. S.