Italia 28/02/2018

Green Pride 2018 a Coltivatori di Emozioni


La Fondazione UniVerde, presieduta da Alfonso Pecoraro Scanio e ZapGrid-GMT, presieduta da Gianfranco Nicolé, hanno consegnato oggi, presso la sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro del Senato, il “Green Pride 2018” a “Coltivatori di Emozioni”, alla presenza dell’Avvocato Carolina Toia, consigliere regionale, membro della commissione ambiente della Regione Lombardia; in occasione del convegno ”Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile: E-mobility, turismo sostenibile e cooperazione internazionale” promosso in collaborazione con la senatrice Loredana De Petris, presidente del Gruppo Misto.

Lo stesso presidente Pecoraro Scanio ha consegnato l’importante riconoscimento a Paolo Galloso, fondatore della “prima piattaforma di digital farming italiana”, “per aver ideato un nuovo ciclo produttivo responsabile a sostegno dell’ambiente e delle microeconomie locali”.

“E’ un grande onore per noi e desidero ringraziare la Fondazione– ha dichiarato Paolo Galloso - Ricevere il “Green Pride 2018” ci dice che abbiamo intrapreso la strada giusta. Un percorso iniziato per amore della natura e del nostro Paese. Rafforzati da questo riconoscimento, ci impegneremo con crescente passione per la valorizzazione dei nostri territori, delle tradizioni e delle piccole e medie imprese italiane, che rappresentano la vera forza economica del nostro Paese. Sostenere la microeconomia e tutelare l’ambiente oggi significa sostenere l’economia di questo Paese.”

Istituito nel 2011 per valorizzare le best practice di green economy in Italia, il “Green Pride” sostiene le realtà che danno un contributo concreto per uscire dalla crisi del vecchio modello economico, basato sui combustibili fossili, e per creare nuova occupazione e green jobs, una migliore qualità della vita in armonia con l’ambiente naturale e per affermare un nuovo modello basato sul binomio innovazione–sostenibilità. E’ quanto promuove fattivamente “Coltivatori di Emozioni”, la piattaforma di digital farming italiana che consente di coltivare a distanza e ricevere direttamente a casa i prodotti tipici della terra. E’ la dimostrazione che, attraverso la tecnologia, è possibile innovare l’agricoltura, promuovere il recupero e la valorizzazione dei terreni incolti, tutelare l’ambiente e creare nuove opportunità di lavoro per i giovani, i disoccupati e gli emarginati.

di C. S.