Italia 29/01/2018

Due ettari di oliveti, e non solo, dalle mafie agli istituti tecnici agrari

Nasce il progetto Solea: gli istituti agrari di Latina, Priverno e Spigno Saturnia avranno in gestione per nove anni due ettari di oliveto confiscato a organizzazioni mafiose. La Regione stanzia 200 mila euro


"Nasce a Latina il marchio Solea, che rappresenta l’olio prodotto dagli istituti agrari del Lazio, che coltiveranno le terre confiscate alle mafie grazie al progetto della Regione che sta restituendo ai cittadini i beni prima appartenuti alla criminalità organizzata". Questo l’annuncio del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti alla cerimonia "Terra e Libertà, da beni confiscati a beni comuni".

L’evento è dedicato alla consegna da parte della Giunta Zingaretti di terreni confiscati alle mafie ai Comuni di Latina, Priverno e Spigno Saturnia e agli Istituti agrari cittadini con i quali sono state stipulate tre convenzioni.

La Regione, oltre all’assegnazione dei terreni, sostiene con un finanziamento di 200mila euro i costi di bonifica dei terreni e le spese per l’attivazione dei laboratori didattici in cui saranno coinvolti gli studenti degli Istituti agrari.

I progetti prevedono di organizzare e realizzare con gli studenti, coinvolgendo anche gli abitanti del quartiere e della cittadinanza, percorsi naturalistici illustrativi della flora e fauna presenti, eventi, convegni nel settore ambientale, paesaggistico e in materia sociale e di legalità. Favorire inoltre l’integrazione scolastica e l’inclusione sociale per gli alunni disabili e/o svantaggiati che nelle attività pratiche possono recuperare possibilità e spazi di apprendimento altrimenti irraggiungibili e favorire, altresì, progetti di alternanza scuola-lavoro.

Per quanto riguarda l'istituto di Priverno in particolare valorizzare i prodotti della filiera agroalimentare locale, in particolare l’olio delle Colline Lepine.

A Spigno Saturnia i percorsi didattici serviranno anche all’individuazione di nuove colture per la produzione di biomasse, con conseguenti attività ed esercitazioni silvo-colturali, e all’applicazione di tecniche di ceduazione e coltivazione sperimentale di frutti di bosco. 

di C. S.