Italia 15/09/2017

Si riparte dal profumo del miele, non solo dalla sua dolcezza

Si riparte dal profumo del miele, non solo dalla sua dolcezza

Castel San Pietro Terme è un rituale, una culla, un luogo dello spirito, un’esperienza condivisa per gli assaggiatori di miele. Figura professionale e albo unico nel mondo. Sarà forse anche per questa ragione che l'Italia vanta un concorso di mieli giunto alla trentasettesima edizione


C’è una parte d’Italia che saluta l’estate con dolcezza, che ama settembre non solo per il profumo del mosto nelle strade, che gode dell’attesa lungo il viaggio in treno prima di giungere in un ridente borgo dell’Emilia-Romagna, Castel San Pietro Terme.

È l’Italia degli analisti sensoriali del miele, che ogni anno riscoprono il piacere di partecipare come giuria al concorso Grandi Mieli d’Italia - Tre Gocce d’oro - Premio Giulio Piana, il più antico e rappresentativo a livello nazionale. Per gli assaggiatori dei mieli Castel San Pietro Terme è un rituale, una culla, un luogo dello spirito, un’esperienza condivisa, un appuntamento a cui poter mancare solo in rari casi.

L’Osservatorio Nazionale Miele bandisce da 37 anni il concorso per la selezione delle migliori produzioni. Gli obiettivi principali dell’attività sono la valorizzazione della varietà e delle specificità proprie dei mieli italiani e la promozione delle aziende che adottano buone pratiche apistiche.

I mieli vengono sottoposti ad analisi organolettiche, fisico-chimiche, e melissopalinologiche (studio degli spettri pollinici, ossia delle quantità e tipologie di pollini presenti nel sedimento). La valutazione dei criteri obiettivi viene effettuata a monte, attraverso analisi di laboratorio (umidità, HMF, colore, residui di farmaci veterinari e contaminanti, come piombo). I risultati della valutazione vengono comunicati ai concorrenti in modo che possano essere in futuro maggiormente attenti all’aspetto qualitativo.

All’edizione 2017 del concorso sono pervenuti 802 campioni, provenienti da tutte le regioni italiane, anche se il gruppo più folto è giunto da Lombardia (110 mieli in concorso), Piemonte (85 campioni), Emilia-Romagna (83 campioni), Puglia (63 campioni) e Sardegna (56 campioni).

Sono state rappresentate ben 50 tipologie di mieli uniflorali e 2 tipologie di millefiori (millefiori e millefiori di alta montagna delle Alpi). Tra gli uniflorali il più frequente è stato il castagno, con 76 campioni in gara, superando la robinia (detta acacia), che ha partecipato solo con 57 campioni. Annata eccezionale per rododendro e agrumi, rispettivamente con 45 e 44 campioni in concorso. E ancora: 55 campioni tra diverse melate, 30 di sulla, 29 di tiglio, 21 di eucalipto, 19 di girasole. Tra i più rari: la lavanda dal Piemonte, il fieno greco dalla Puglia, il “miele di barena” (Limonium) dalla laguna veneta.

La valutazione sensoriale si è svolta il 2 e 3 Settembre attraverso il lavoro di 12 giurie di esperti e grazie alla collaborazione indispensabile dell’associazione AMi (Ambasciatori dei Mieli).

Per inciso, l’Italia è l’unico paese ad avere un elenco ufficiale di assaggiatori di miele (Albo Nazionale degli esperti in Analisi Sensoriale del Miele), regolato da decreto ministeriale. Gli iscritti a tale elenco devono documentare almeno un aggiornamento annuale, riconosciuto, per mantenere il requisito.

Nella prima giornata le giurie hanno svolto esercitazioni per permettere un allineamento dei criteri di giudizio, una taratura; nella seconda ogni assaggiatore ha valutato, in maniera perfettamente anonima e indipendente, 63 dei mieli in concorso, pronunciando il proprio giudizio, su una scala che va da 0 a 10, relativamente alle caratteristiche olfattive, gustative e tattili. L’assaggiatore è chiamato ad esprimersi sull’eventuale presenza di difetti organolettici, sull’armonia e la gradevolezza nel caso dei millefiori e sulla rispondenza al profilo uniflorale dichiarato, ossia l’intensità e la pulizia di “sentori chiave” corrispondenti alla tipologia. Il capo panel di ogni gruppo ha raccolto i risultati, ha calcolato la mediana e ha composto il giudizio finale.

La diffusione dei risultati del concorso avviene attraverso la pubblicazione della Guida ai Grandi Mieli d’Italia, che verrà distribuita a partire dalle giornate della manifestazione conclusiva (15-17 Settembre, Castel San Pietro Terme).

Per l’organizzazione del concorso l’Osservatorio si avvale di un Comitato composto dai seguenti Enti: Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF); Regione Emilia-Romagna - Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca; Comune di Castel San Pietro Terme; Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna; CREA-AA Centro di Ricerca Agricoltura Ambiente; Albo Nazionale degli Esperti in Analisi Sensoriale del Miele; AMI - Ambasciatori dei Mieli; Associazione Apicoltori Professionisti Italiani (AAPI); Consorzio Apicoltori e Agricoltori Biologici Italiani (CONAPI); Pro Loco di Castel San Pietro Terme; Slow Food; Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani (UNAAPI).

di Vittoria Gravinese

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