Italia 24/07/2017

La più grave crisi idrica d'Italia in Emilia Romagna


Mentre l'attenzione mediatica si concentra sulle prospettive d'utilizzo delle acque del lago di Bracciano nel Lazio "resta l'Emilia Romagna, la regione con la piu' grave crisi idrica del Paese: l'invaso di Mignano, in provincia di Piacenza, e' sceso a 700.000 metri cubi, riserva considerata indispensabile per l'uso idropotabile nell'area e di conseguenza sono stati sospesi i prelievi per l'irrigazione; analogamente succedera' entro breve al vicino bacino del Molato, contenente ormai solo circa 250.000 metri cubi d'acqua, pari al 5% della capienza". Lo segnala l'Associazione nazionale dei consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue (Anbi).
Duplice e' il danno per l'agricoltura: la carenza d'acqua per l'irrigazione non solo ha pregiudicato i raccolti, ma ha condizionato fortemente le semine, impedendo, ad esempio, quelle di mais dolce, pomodori e fagiolini, segnala l'associazione. Al Nord, il lago di Garda contiene circa il 31% della capienza, mentre scendono rapidamente i livelli anche dei laghi di Como, di Iseo (abbondantemente sotto le medie stagionali) e Maggiore. Nel bresciano, prosegue Anbi, il lago d'Idro puo' garantire acqua alle campagne ancora per una settimana.
In Toscana, l'emergenza idrica, iniziata nel Grossetano, ha raggiunto la parte Nord della regione, coinvolgendo, in primis,
il lago di Massaciuccoli, conosciuto nel mondo come 'il lago di Giacomo Puccini', dove continua a scendere il livello dell'acqua (-30 centimetri sotto il livello del mare), tanto da rendere necessaria l'eccezionale sospensione dell'approvvigionamento irriguo per salvaguardare la salute del lago ed evitare che l'aggravamento dello sbilancio idrico favorisca l'ingresso di acqua salata.
Al CentroSud, gli invasi registrano mediamente un 30% di acqua in meno rispetto allo scorso anno; le regioni piu' 'assetate'
risultano la Calabria e la Basilicata.

di C. S.