Italia 07/06/2017

Eataly sbarca alla Borsa di Milano dal 2018

Il 30% di Eataly andrà sul mercato. "Noi siamo una media impresa, andremo in Borsa il prossimo anno perchè siamo, purtroppo per l'Italia e per fortuna per noi, l'unica azienda globale nel mondo del food retail, gli unici che sono andati all'estero e gli unici che continuano a crescere a doppia cifra ogni anno" ha affermato Oscar Farinetti


L'annuncio era atteso da tempo e Oscar Farinetti vi lavorava ormai da tempo, almeno dall'Expo 2015.

I tempi sono maturi e nel 2018 il 30% di Eataly sarà quotato alla Borsa di Milano.

"Stiamo prendendo la decisione di andare a Milano, con New York che ci farebbe i ponti d'oro e i tappeti di platino puntellati di diamanti per andarci - dice il fondatore di Eataly Oscar Farinetti, a Bologna per la presentazione del bilancio sociale di Vera - Vogliamo andare a Milano e vogliamo offrire l'opportunità, prima di tutto alle famiglie italiane, di diventare soci di Eataly. In Borsa metteremo un terzo, noi vogliamo restare in sella all'azienda. L'idea della quotazione c'è e lo faremo, è giusto. Dobbiamo incentivare molto di più le aziende italiane ad andare in Borsa, abbiamo una Borsetta noi, non abbiamo una Borsa. Fa meno di 500 miliardi, Londra ne fa 2.300. Tutta la Borsa di Milano capitalizza la metà del valore di Apple, e allora è arrivato il momento di incentivare la gente ad andare in Borsa, perchè è giusto. Questi sono gli investimenti più belli, investire sulle aziende. Abbiamo 4.417 miliardi di risparmi in Italia, ci lamentiamo tanto, ma siamo il Paese con il saldo netto più positivo del mondo, perche' a fronte di 2.200 miliardi di debiti abbiamo 4.417 di risparmio, di questi 1.300 sono sui conti correnti" ricorda Farinetti.

"Dobbiamo convincere gli italiani a investire nelle cose sagge, cioè nelle imprese, soprattutto in quelle piccole e medie. Noi siamo una media impresa, andremo in Borsa il prossimo anno perchè siamo, purtroppo per l'Italia e per fortuna per noi, l'unica azienda globale nel mondo del food retail, gli unici che sono andati all'estero e gli unici che continuano a crescere a doppia cifra ogni anno", rivendica il fondatore di Eataly. "Quest'anno- conclude Farinetti-- facciamo altri 30 punti di incremento grazie alle nuove aperture all'estero. È indispensabile che un'azienda di questo tipo diventi globale, anche finanziariamente e in parte degli italiani"

di T N