Italia 16/03/2017

La Regione Puglia si oppone all'espianto degli olivi per la TAP

Il gasdotto prevede l'eradicazione di circa 10 mila olivi in Salento ma secondo la Regione Puglia si oppone, chiedendo che prima venga approvata la Valutazione di Impatto Ambientale  attualmente depositata presso il Ministero dell’Ambiente


Il Dipartimento Ambiente della Regione Puglia, con riferimento alla autorizzazione rilasciata per lo spostamento degli alberi di ulivo nell’area interessata dal progetto di Tap, ha per l'ennesima volta richiesto un intervento chiarificatore del Ministero dell’Ambiente in ordine all’ottemperanza alla prescrizione A.44 del Decreto VIA ministeriale (relativo appunto agli alberi di ulivo da spostare).

Il Dipartimento ha nuovamente reiterato i motivi ostativi alla dichiarazione di piena ottemperanza della prescrizione in relazione all’istanza di verifica di assoggettabilità a VIA presentata dalla società Tap ed attualmente in corso presso il Ministero dell’Ambiente.

Come è noto il nuovo progetto dell’exit point del micro tunnel, essendo di recentissima definizione progettuale (l’ultima documentazione progettuale risale infatti al 16 gennaio), risulta ancora non consolidato e quindi non valutabile ai fini della sua compatibilità ambientale.

Inoltre la legge regionale n.7/2016 in materia di espianto e reimpianto ulivi, all’art. 3, prevede che è “fatta salva la realizzazione di opere pubbliche…” a condizione che “si sia adempiuto a tutte le prescrizioni rivenienti dal provvedimento VIA e che la relativa verifica di ottemperanza si stata asseverata da tutti gli enti competenti”.

È evidente che tale ultima circostanza non è assolta nel caso dell’opera Tap per la quale, come noto, sono ancora in corso le verifiche di ottemperanza alle prescrizioni apposte nel DM n. 223/2014.

Infine giova ricordare che, ad oggi, la Regione continua a non avere nessuna evidenza del gasdotto che dovra connettere l'opera al nodo Snam di Mesagne.

Essendo il gasdotto opera tecnicamente connessa ad al progetto TAP, la totale mancanza di informazioni circa la consistenza nonché l’effettiva definizione progettuale e di cantiere del gasdotto impedisce oggettivamente di considerare alla luce delle disposizioni normative (nazionali e regionali) pienamente ottemperata la prescrizione A.44. Tali considerazioni, secondo la nota del Dipartimento Ambiente della Regione, non consentirebbero l’inizio dei lavori di espianto.

“La Regione Puglia - dichiara il presidente Michele Emiliano - continua, nel rispetto della legge, a compiere qualunque atto necessario per salvaguardare un tratto di costa tra i più belli d'italia.

Purtroppo non posso non constatare che, come sempre accaduto nella vicenda Tap, il Governo continua ad espropriare il territorio della sacrosanta possibilità di concorrere a determinare le scelte che lo riguardano. Soprattutto quelle che rischiano di avere un impatto definitivo e devastante sul territorio stesso”.

di C. S.