Italia 23/01/2017

Il vino Clinto potrà diventare una denominazione d'origine protetta

Il vino Clinto potrebbe divenire una bevanda tutelata dall'Unione europea. Gli uffici della Commissione europea propongono ai veneti la soluzione: "le autorità italiane potrebbero prendere in considerazione l'utilizzo di una denominazione composta, ad esempio "vino Clinto", evitando qualsiasi confusione con prodotti corrispondenti alle categorie di vino"


Parte dall'Europa la rivincita del ruspante e clandestino Clinto. Dopo anni di bastonate gli appassionati, che da Villaverla hanno tentato la scalata all'Olimpo europeo, del rosso dell'uva ibrida americana, così diffusa nelle campagne venete, potranno brindare alzando il bicchiere proibito.

Da Bruxelles è arrivato, infatti, il responso del ministro dell'agricoltura europeo all'interrogazione presentata dall'eurodeputata leghista Marta Bizzotto sulla salvaguardia del Clinto, alle cui uve è vietata la classificazione comunitaria.

L'Ue suggerisce a Roma un trucco, una soluzione "all'italiana": "Le autorità italiane potrebbero prendere in considerazione l'utilizzo di una denominazione composta, ad esempio "vino Clinto", evitando qualsiasi confusione con prodotti corrispondenti alle categorie di vino".

Dunque, l'Europa conferma che con quell'uva non si può fare il vino ma a questo punto basterebbe considerarlo una bevanda. Uno spiraglio che ha già fatto levare le "scodelle" del vino dei nonni alla "Confraternita del Clinto" di Villaverla. "Abbiamo vinto una battaglia, ma la resa dei conti ora sarà a Roma".

di C. S.