Italia 29/11/2016

Amarone contraffatto, scatta l'inchiesta e i ritiri dal mercato

Il Corpo forestale dello Stato ha sequestrato ingenti quantitativi di vino Amarone della Valpolicella. Semplice vino da tavola veniva commercializzato come uno dei vini Docg più famosi al mondo. Dopo l'operazione, Auchan ritira dagli scaffali il prodotto contraffatto


Il Corpo forestale dello Stato ha sequestrato ingenti quantitativi di vino Amarone della Valpolicella, contraffatto nella natura e nell’origine, presso il punto vendita di Padova di una catena della grande distribuzione durante il «black friday», giornata dedicata a promozioni eccezionali.

Semplice vino da tavola veniva commercializzato come Amarone, confezionato con capsule prive di contrassegno ICQRF, con contrassegno Zecca dello Stato falsificato e indicazione mendace in etichetta di una ditta che ha disconosciuto il prodotto.

Le indagini, tuttora in corso, mirano a individuare le responsabilità all’interno di una vasta rete criminale estesa sul territorio nazionale: le attività investigative hanno infatti visto la collaborazione dei Comandi provinciali di Venezia, Padova, Brescia, Modena, Vicenza, Roma e Taranto.

I reati ipotizzati sono: contraffazione di sigilli destinati a pubblica certificazione, frode in commercio, commercio di prodotti con segni mendaci aggravato dall’utilizzo di una denominazione di origine protetta. Alle indagini ha fattivamente collaborato Siquria, l’organo tecnico che si occupa ufficialmente della certificazione del vino Amarone della Valpolicella. Il Comando Provinciale di Verona ha comunicato che dai primi accertamenti di laboratorio già eseguiti sul vino sequestrato non sussiste alcun pericolo per la salute pubblica.

Poco dopo l'operazione del Corpo Forestale dello Stato la catena della Grande Distribuzione Auchan ha comunicato il ritiro di tutti i lotti del vino DOC AMARONE DELLA VOLPICELLA “AGRIGENTO” CLASSICO 2008 codice ean 80028936000644 distribuita da NAIF INGROSSI S.R.L. e imbottigliato da:VINI VALLI VERONA S.R.L. – ITALIA. La catena della grande distribuzione, raccomanda quindi ai clienti di non consumare il prodotto e di riportarlo al punto vendita per il cambio o il rimborso.

di C. S.