Italia 01/11/2016

Il vino novello non attira più l'attenzione degli italiani

Via libera alla vendita e al consumo del vino novello Made in Italy, il primo ad essere consumato della vendemmia 2016. Verranno commercializzate 2 milioni di bottiglie, dieci anni fa erano 17 milioni


Via libera alla vendita e al consumo del vino novello Made in Italy, il primo ad essere consumato della vendemmia 2016. Lo rende noto la Coldiretti, nel sottolineare che l'avvio della commercializzazione a partire da domenica 30 ottobre è stato disposto da decreto del ministero delle Politiche agricole.

La produzione si colloca quest'anno sul minimo storico di due milioni di bottiglie con il "deblocage" che in Italia è anticipato di quasi tre settimane rispetto al concorrente Beaujolais nouveau francese che si potrà assaggiare solo dal 17 novembre.

La produzione del vino novello in Italia è iniziata verso la metà degli anni '70, dopo che in Francia, patria dei novelli, i vignaioli della zona di produzione del Beaoujolais, per superare una stasi di mercato, misero sul mercato il Beaoujolais nouveau, per rivalorizzare il loro vino prodotto con uve Gamay meno pregiate della Borgogna meridionale.

In Italia il novello ha avuto una rapida espansione, e dieci anni fa si producevano 17 milioni di bottiglie Made in Italy. All'origine del calo della produzione c'è una serie di fattori, a partire dalla limitata conservabilità, fino alla tecnica di produzione, la macerazione carbonica, che è più costosa di circa il 20 per cento rispetto a quelle tradizionali. Ma soprattutto gli stessi vitigni che in passato rappresentavano la base del novello vengono oggi spesso utilizzati per produrre vini ugualmente giovani, ideali per aperitivi, ma che non presentano problemi di durata.

Il novello viene consumato soprattutto in abbinamento con i prodotti autunnali come le caldarroste. Ma quest'anno le castagne italiane mancheranno a causa del crollo del raccolto in Campania, la prima regione produttrice, dove si prevede un taglio fino al 90%. I cali sono segnalati in tutto il meridione, mentre una leggera ripresa si stima al nord, però con alcune zone critiche per la siccità.

di C. S.