Italia 01/10/2015

Grom non è più italiana nè "artigianale": cessione a Unilever

Il marchio Grom si andrà ad affiancare a quelli di Algida, Carte D’or, Cornetto, Ben & Jerry’s e Magnum. La gestione rimarrà, per ora, ai vecchi proprietari: Federico Grom e Guido Martinetti. Obiettivo la conquista del mercato estero


Unilever, colosso anglo olandese, con un fatturato di oltre 48,4 miliardi di euro nel 2014 mette nel proprio portafoglio un altro marchio Made in Italy. E' quello della gelateria Grom, nota per aver aperto 67 negozi in tutto il mondo, anche se soprattutto in Italia.

La prima apertura nel 2003, a Torino.

L’acquisizione di Grom, in linea con la crescita del mercato del gelato nel segmento premium, rafforza ulteriormente il portfolio di Unilever nella categoria gelati, che include, tra gli altri, Algida, Carte D’or, Cornetto, Ben & Jerry’s e Magnum..

"Unilever e Grom condividono valori aziendali importanti come l'attenzione all'approvvigionamento, sostenibile di materie prime. Facendo leva sulle economie di scala, Unilever aiuterà Grom a entrare in nuovi mercati e a creare nuove opportunità di crescita. Senza mutare il gusto e il sapore del gelato Grom", spiega Kevin Havelock, president refreshment category di Unilever.

"Sono certo che potremo lavorare con Federico e Guido per rendere Grom ancora più grande" ha aggiunto Angelo Trocchia, general manager di Unilever Italia.

Cosa ne pensano i vecchi proprietari di Grom?

“Questo è un traguardo importante per Grom perché ci permette di realizzare le nostre ambizioni. Unilever è una realtà internazionale con importanti radici in Italia e una forte conoscenza del nostro mercato, dove è presente da 50 anni. Riteniamo che Unilever, con la quale condividiamo valori fondamentali, come la cura della qualità e della filiera agricola, sia il partner giusto per fare un ulteriore passo in avanti, e portare così il nostro brand ed i nostri prodotti in nuovi Paesi”, ha dichiarato Federico Grom.

I termini dell'accordo non sono stati resi pubblici dalle parti.

di C. S.