Italia 29/09/2015

Con Pivolio un database per proteggere l'olio extra vergine d'oliva italiano di qualità

Presentati i risultati finali del progetto finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca per la valorizzazione dell’olio extravergine d’oliva.  Proprietà nutrienti uniche dell’olio di cultivar Peranzana, Coratina e Cima di Mola


“I risultati di quest’oggi rappresentano insieme un punto di svolta e di partenza perché, dopo anni di ricerche, finalmente certifichiamo con dati alla mano la qualità delle nostre piante, della nostra terra e del nostro olio extravergine d’oliva. Tutti, adesso, a partire dalla politica, devono lavorare per questo settore fondamentale dell'economia del Mezzogiorno”.
Lo ha detto Gennaro Sicolo, Presidente del Consorzio Nazionale Olivicoltori e di Oliveti Terra di Bari, a conclusione dell’incontro “Salute e benessere, il futuro dell’olivicoltura pugliese”.

Durante la manifestazione a sono stati presentati i risultati finali di Pivolio (Processi Innovativi per la valorizzazione dell'olio extravergine di oliva), il progetto finanziato dal Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca con 4 milioni di euro che ha messo in sinergia l'Università degli Studi di Bari, l'Università del Salento, il CNR (Istituto di Fisiologia Clinica) di Lecce, il CRA-OLI (Centro di Ricerca per l'Olivicoltura e l'industria olearia) di Rende (Cosenza), il Consorzio CARSO e Oliveti Terra di Bari.
Francesco Paolo Schena (Consorzio C.A.R.S.O), Annalisa Contursi (Università degli Studi di Bari), Francesco Paolo Fanizzi (Università del Salento) hanno illustrato tutte le fasi di progetto e le proprietà nutrienti uniche dell’olio extravergine d’oliva analizzato di cultivar Peranzana, Coratina e Cima di Mola.

Il progetto introduce per la prima volta, nell’ambito della caratterizzazione degli oli extravergini di oliva delle aree della provincia di Bari e di Foggia, l’identificazione del prodotto mediante l’uso della Risonanza Magnetica Nucleare, rapportando i risultati all’identificazione genetica della cultivar di provenienza, ai maggiori micronutrienti che sono presenti nel terreno, alle capacità organolettiche e alle proprietà nutrizionali del prodotto.

I dati ottenuti da ogni olio extravergine di oliva monovarietale sono stati introdotti in un database, opportunamente elaborato, al fine di valutare la correlazione esistente tra i profili spettrometrici della RMN e le diverse caratteristiche degli oli che sono stati studiati. Questo approccio multidisciplinare migliora la tracciabilità del materiale di origine da cui l’olio monovarietale è stato prodotto e come valore aggiunto presenterà sull’etichetta il contenuto in micronutrienti del terreno, le proprietà organolettiche e nutrizionali, l’attività antiossidante ed anti-infiammatoria documentata.

Queste caratteristiche renderanno altamente competitivo il prodotto sul mercato per le maggiori informazioni fornite al consumatore.

“Ci auguriamo che questo vasto database sia utile a tutti per poter iniziare a combattere con serietà e vigore la battaglia per la qualità che consentirebbe di debellare definitivamente frodi e contraffazioni deleterie per la nostra economia”, ha concluso Sicolo.

di C. S.