Italia 01/05/2015

L'eccellenza pugliese e le interessanti produzioni di nicchia della Spagna

Il Leon d'Oro si è chiuso con il riconoscimento della Puglia come la regina dell'ultima campagna olearia. E per la XXV edizione già si preannunciano novità: il premio diverrà itinerante e sarà anche considerato il potere antiossidante dell'olio d'oliva


Anche in un anno che ha condizionato non poco l’olivicoltura si è potuto tessere l’elogio del lavoro dei frantoiani e delle eccellenze di molti produttori nazionali ed esteri. Lo confermano gli oli dei vincitori, per ciascuna delle qualifiche, della XXIV edizione Concorso Internazionale del Leone d’oro e le molte menzioni che la giuria ha voluto assegnare durante i giorni 20 e 21 aprile scorsi. In Italia abbiamo avuto modo di concentrare la maggior parte dei riconoscimenti proprio nella regione maggiormente vocata all’olivicoltura, la Puglia. Mentre all’estero la Spagna ha decisamente sfoggiato delle interessanti produzioni di nicchia.

Un concorso rinnovato completamente sia nella forma che nella sostanza. Tra i promotori, infatti, oltre alla Corporazione Italiana Mastri Oleari si trova anche AIFO, UNAPROL e Confadi, senza dimenticare l’IFSE (italian food style education), scuola di cucina Italiana da sempre all’avanguardia nell’utilizzo degli oli d’eccellenza in cucina. Non ultimo per ordine di importanza è stata l’innovazione apportata alla metodologia di valutazione: i giudici hanno operato su supporto informatico (computer, tablet, smartphone) con una scheda di tipo completamente quantitativo, liberamente ispirata alla norma del Consiglio Oleicolo Internazionale COI/T20/Doc. Inoltre, la distribuzione dei campioni, resi assolutamente anonimi, ha seguito un preciso piano di randomizzazione anti carry-over, in modo che ogni campione potesse essere valutato da giudici diversi in sequenza casuale. Periodicamente si sono distribuite delle repliche di alcuni campioni in modo da poter valutare le prestazioni dei singoli giudici durante le sessioni di valutazione secondo quanto previsto sempre dalla norma COI/T28.

L’altra innovazione renderà il premio itinerante. Gli oli premiati, infatti, verranno utilizzati a Torino in un una gara tra chef  realizzato in collaborazione con Ifse  con il preciso obiettivo di avvicinare sia il mondo degli chef  e le percezioni, spesso stereotipate, del consumatore finale alle produzioni di alta qualità. Vogliamo sforzarci, attraverso il Concorso, di elevare la dignità degli oli di categoria premium rendendo il consumatore e lo chef finalmente consapevoli di quanto valore intrinseco questi prodotti possono possedere. Sempre per le prossime edizioni prevederemo l’analisi del potere antiossidante dell’olio, in modo da porre l’accento sulle qualità salutistiche del prodotto d’eccellenza, di cui si parla ma che è molto difficile fare percepire.

Questo nuovo percorso si sposa bene con gli oli premiati, espressione della numerosa e variegata partecipazione alla XXIV edizione del concorso internazionale. Le partecipanti, infatti, anche provengono per lo più dal territorio nazionale e da un cospicuo numero di imprese spagnole, circa il 20%. Altre aziende hanno gareggiato con prodotti provenienti da Portogallo, Grecia, e dal Cile. Le cultivar più rappresentate, con quasi il 30% delle produzioni in gara, sono le pugliesi peranzana, ogliarola e coratina e più del 10% degli oli sono stati estratti dalle siciliane nocellara e tonda iblea. Per la Spagna hanno concorso prevalentemente prodotti ottenuti dall’arbequina, dalla piqual e dalla hojy blanca.

I vincitori sono soprattutto rappresentati da oli provenienti dalle regioni Puglia, Calabria e Sicilia e dalla Spagna, prodotti molto ben strutturati e dal profilo aromatico molto complesso. Le cultivar che hanno lottato sul filo di lana sono la magnifica Coratina e la Picual, grande espressione della ricchezza olearia mediterranea, ma non sono state sicuramente da meno la Tonda Iblea, la Peranzana, la Carolea, la Nocellara e l’Ascolana e tutte le altre cultivar presenti nei numerosi prodotti pervenuti.

A supporto del premio va rimarcato il notevole servizio fornito dal personale di AIFO, UNAPROL e Coldiretti e IFSE. Al loro il merito di aver predisposto organizzazione eccellente quanto le produzioni dei partecipanti.

"La Puglia terra di olii da taglio....; oppure ricordo, un compianto critico enogastronomo celebrato da tutti ancor'oggi con sua casa editrice che pubblicò su Catalogo delle etichette di olio....la Puglia olivi d'oro, olio d'argento con pesanti accuse di pressapochismo generalizzato! Questo era il luogo comune nello scenario oleario nazionale di alcuni decenni orsono: tanta quantità poca qualità . Ora la Puglia (ma io credo lo fosse stata anche prima) rappresenta la realtà produttiva più all'avanguardia nella produzione olivicola ed olearia; una Puglia che non si limita ad ammodernarsi con l'ultima tecnologia disponibile nel comparto, ma investe in qualità, ricerca e marketing; una Puglia afflitta da una grave emergenza fitosanitaria chiamata Xilella fastidiosa che lotta con ardore; una Puglia fatta di giovani e meno giovani che con il loro sudore e senza l'aiuto di nessuno, emerge a dispetto di tutti e porta a casa tre primi premi su tre disponibili del più famoso premio oleario italiano Il Leone d'Oro. Forza ragazzi il futuro è nostro!" ha così commentato i risultati del concorso il vicepresidente AIFO Elia Pellegrino.
 
PRIMI CLASSIFICATI
Categoria fruttato delicato ITALIA
Oleificio Cericola Agricola – Borgo Incoronata (FG) – Peranzana
Categoria fruttato delicato ESTERO
Almazaras de la Subbética SL – Carcabuey (Spagna) – Parqueoliva Serie Oro
Categoria fruttato medio ITALIA
Puglia Alimentare SRL – Martina Franca (TA) – Monocultivar Coratina
Categoria fruttato medio ESTERO
Explotaciones Jame SL – Jaén (Spagna) – Bravoleum
Categoria fruttato intenso ITALIA
Az. Agr. Le tre Colonne – Giovinazzo (BA) – Le Selezioni Coratina
Categoria fruttato intenso ESTERO
Galgon 99 SL – Villanueva de la Reina (Spagna) – Oro Bailen reserva familiar Picual
 
DIPLOMI DI GRAN MENZIONE
Categoria fruttato delicato
Olearia San Giorgio – San Giorgio Morgeto (RC) – l’Aspromontano
Az. Agr. Posternino – Sant’Eufemia D’Aspromonte (RC)
Tenuta Venterra – Grottaglie (TA)
Hacienda Guzman – La Riconada (Spagna) – Hacienda Guzman Family Reserve
Categoria Fruttato Medio
Frantoio Montecchia – Morro d’Oro (TE) – Frantoio Montecchia 22
Oleificio Team 4X4 Srl – Buccheri (SR) – Mongibello
Az. Agr. Mandranova – Palermo (PA) – Nocellara
Masia El Altet SL – Ibi (Spagna) – Masia el Altet Special Selection
Oleificio Scalia Carmelo – Mascalucia (CT) – Primo Fiore
Olearia Clemente SRL – Manfredonia (FG) – Re Manfredi
Oleificio Forestaforte di G. Melcarne – Gagliano del Capo (LE) – Terre d’Otranto DOP
Oleificio Cericola Emilia – Borgo Incoronata (FG) – Denocciolato Peranzana
Moli d’Oli Gabriel Alsina – Castello de Farfanya (Spagna) – Castello
Monteolivo SA – Lascondes (Chile) – Montevecchio
Categoria Fruttato Intenso
Romano Vincenzo & C. SAS – Bronte (CT) – Le Sciare
Oleificio Silvestri Rosina – Spinetoli (AP) – Tenera Ascolana
Frantoio Romano – Ponte (BN) – Ortice Riserva
Masia El Altet SL – Ibi (Spagna) – Masia et Altet Premium

di Abbo Giovanni