Italia 27/04/2015

Tre obiettivi comunitari anti-Xylella

I tre obblighi dell'Unione europea: bloccare l’importazione di specie ornamentali provenienti da zone pericolose, soprattutto dal Sud America, tutelare gli agricoltori attraverso la concessione di un ristoro, intensificare la ricerca per aumentare il livello di conoscenza


Ha aleggiato per due giorni. E alla fine, i riflettori si sono accesi su di lei, la croce che gli olivicoltori pugliesi stanno portando giocoforza sulle spalle. Si è discusso di lotta alla Xylella nell’ultima giornata di OASI, il salone dedicato all’Olivo, che si è concluso oggi alla Fiera del Levante di Bari, promosso da Camera di Commercio di Bari, Regione Puglia – Area Sviluppo Rurale, col contributo tecnico del CIBi, in collaborazione con Unioncamere Puglia e Fiera del Levante.

Nell’incontro si è partiti da alcune domande: quali i possibili rimedi al terribile batterio che uccide gli ulivi? Gli esperti del settore si affidano alle risposte della comunità scientifica e tracciano la strada da seguire. Il presidente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale UE, Paolo De Castro, è intervenuto in videoconferenza da Londra, sgombrando il campo dagli equivoci: “La Xylella è un batterio da quarantena, soggetto a regole internazionali e a tal proposito le direttive europee parlano chiaro, imponendo l’eradicazione. Il nostro compito è quello di combattere il vettore del batterio, di circoscrivere il problema e in effetti non esiste un rischio di epidemia oltre la zona già colpita. L’Unione Europea ha tre obblighi da assolvere: bloccare l’importazione di specie ornamentali provenienti da zone pericolose, soprattutto dal Sud America, tutelare gli agricoltori attraverso la concessione di un ristoro, intensificare la ricerca per aumentare il livello di conoscenza”.

Angelo Corsetti, direttore di Coldiretti Puglia, ha lanciato un appello al Governo italiano: “Nonostante la richiesta del riconoscimento dello stato di calamità naturale sia partita un anno fa – ha precisato – non abbiamo ancora ottenuto la modifica della legge nazionale, che darebbe ossigeno agli agricoltori. Occorre una dotazione finanziaria ad hoc, destinata esclusivamente all’emergenza ‘Xylella fastidiosa’ nel Fondo di solidarietà nazionale, per i danni diretti e indiretti a carico delle quasi 7mila aziende colpite dal batterio. Sul fronte della ricerca a breve partirà una campagna per favorire la raccolta fondi”.

La manifestazione si è conclusa offrendo ancora eventi e appuntamenti in linea con il taglio che l’ha caratterizzata sin dall’apertura: “un evento – sottolinea Luigi Triggiani, dirigente di Unioncamere Puglia - ideato affinché la comunità si riappropri di un’identità culturale, della consapevolezza e l’orgoglio di vivere immersi in un oliveto grande quanto una regione”. E dunque fino a sera spazio a showcooking, degustazioni, incontri sul binomio alimentazione e salute con Pino Africano, gli spettacoli di burattini del Granteatrino, laboratori per bambini, tutti segnati dalla massiccia affluenza di pubblico che ha accompagnato l’intera tre giorni.

di C. S.