Italia 21/04/2015

Il Riso Italiano ad Expo nel Padiglione delle Eccellenze Alimentari


Il Riso Italiano non è una mera commodity, ma un’eccellenza del patrimonio agroalimentare che consente di preparare un piatto tipico italiano: il risotto. Un’eccellenza che va difesa dalle importazioni a dazio zero dai Paesi Meno Avanzati, che deve essere sviluppata con una ricerca scientifica che porta al miglioramento qualitativo delle varietà del riso, che deve essere fatta conoscere in tutti i continenti, aumentandone l’export.

Questo è il messaggio che arriva dalla conferenza stampa dell’Ente Nazionale Risi (ente sottoposto alla vigilanza del Ministero per le politiche agricole), tenutasi a Milano, ed il motivo che ha portato la filiera del riso italiano a partecipare compatta ad Expo2015.

51 aziende risiere saranno infatti presenti ad Expo all’interno del Padiglione di Federalimentare “Cibus è Italia” per illustrare la storia, il saper fare, la ricerca, le ricette gastronomiche ed il futuro del riso italiano.

Una filiera che produce 1 milione e 400 mila tonnellate di riso greggio dal quale si ottiene 1 milione di tonnellate di riso lavorato, con un fatturato rispettivamente di 500 milioni e di 1,5 miliardi di euro (dati 2014). 4.090 aziende agricole risicole, 107 aziende risiere di trasformazione e 70 aziende agricole che trasformano direttamente la propria produzione, per un totale di 10.000 addetti. In Italia si coltiva riso su una superficie di 219.000 ettari (che rappresenta il 52% dell’intera superficie coltivata a riso nell’Unione europea), esportando il 52% della produzione in Europa e l’11% fuori dell’Europa.

Andrea Olivero, vice Ministro delle Politiche Agricole, ha commentato così la partecipazione di Ente Nazionale Risi ad Expo2015: “E’ necessaria la promozione del riso italiano, che parte dalla ricerca e dalle sementi ma deve arrivare fino alla riconoscibilità e valorizzazione del prodotto sugli scaffali dei supermercati. Il settore attraversa un momento non facile anche a causa di una competizione internazionale molto aggressiva”.

“Occorre contrastare la stagnazione del consumo interno – ha detto ancora Olivero - e valorizzare la specificità delle nostre produzioni e la ricchezza delle nostre varietà, facendo in modo che si crei un mercato privilegiato per il riso italiano, che ne riconosca la qualità straordinaria”.

Sui vantaggi provenienti dalla partecipazione a Expo2015 è intervenuto anche Paolo Carrà, Commissario straordinario dell’Ente Nazionale Risi: “Oggi la competizione internazionale è molto forte e questo richiede alla filiera risicola italiana di confrontarsi maggiormente puntando a cercare di connotare il riso italiano, prodotto di eccellenza dell’agro alimentare italiano, frutto di una continua ricerca scientifica nel segno di un’agricoltura più sostenibile. Lo spirito con il quale l’Ente Nazionale Risi ha deciso di partecipare ad Expo è da un lato quello di far conoscere ad un pubblico internazionale i valori di salubrità, versatilità del nostro riso e del piatto tipico, il risotto, e le bellezze dei territori risicoli italiani, dall’altro, spingere le aziende trasformatrici ad internazionalizzarsi ed a scoprire nuovi mercati”.

Durante e dopo Expo, le 51 aziende risiere, come le altre 500 presenti nel Padiglione “Cibus è Italia”, potranno servirsi di un sito di e-commerce: all’interno dello stand il consumatore interessato potrà catturare tutte le info aziendali tramite il QRCode

di C. S.