Italia 31/10/2014

Allarme a Terni per le olive coltivate vicino alla discarica, contengono metalli pesanti


Il Gr nazionale di Radio Rai 1 ha commissionato uno studio al professor Carlo Romagnoli dell’Università di Perugia su un campione di olive prelevate nei pressi della discarica dell’Ast. Il risultato, diffuso oggi, è allarmante: è stata rilevata la presenza di metalli pesanti da due a dieci volte il limite consentito dalla legge. L’olio di oliva che se ne ricava e che condisce i piatti di ternani – e non solo – è contaminato, pericoloso per la salute.

Il professore Romagnoli ha dichiarato al Gr1 di aver analizzato le olive prelevate da 4 oliveti nei pressi della discarica rilevando “la presenza di metalli pesanti, in molti casi superiori ai limiti di attenzione”. In particolare “Nichel, cromo, piombo e arsenico, sempre nel nocciolo” mentre “nella polpa sempre per quanto riguarda cromo e nichel”.

Italia Nostra ora chiede dunque il commissariamento della discarica dell'Ast per disastro ambientale. Andrea Liberati di Italia Nostra in un comunicato ha dichiarato che: "Già nel dicembre 2013, unitamente al WWF, avevamo richiesto l'interdizione di coltivazioni e allevamenti rurali in alcune specifiche aree cittadine i cui suoli stavano assorbendo - da decenni - quantità abnormi di nichel, cromo, arsenico e altro. Non stupisce che questi metalli siano finiti a lungo sulle nostre tavole".

di C. S.