Italia 11/04/2014

Sol&Agrifood, centro di gravità permanente del mondo olivicolo internazionale

Chiusa con numeri in crescita e molta vitalità la quattro giorni veronese di gusto e affari. Buyer da 22 Paesi per le eccellenze del Made in Italy ma anche per scoprire gli oli marocchini, argentini, croati e greci presenti in fiera. "I nostri prodotti diversi da qualsiasi prodotto industriale" ha affermato Ettore Riello, presidente di Veronafiere


"E' un Sol&Agrifood in crescita, per numero di buyer, in particolare esteri, e per contatti business, quello che ha chiuso i battenti il 9 aprile". A parlare è il presidente di Veronafiere, Ettore Riello, che così commenta la quattro-giorni dedicata all’agroalimentare di qualità.

"Il bilancio dell’edizione 2014 è estremamente positivo sul piano dello sviluppo commerciale dei nostri espositori – prosegue Riello -, grazie anche al potenziamento dell'attività di incoming realizzata da Veronafiere con i suo delegati esteri in 60 Paesi. Un’attività che ha permesso di portare in Italia delegazioni di importatori e distributori dai Paesi attualmente più interessati al made in Italy alimentare: Cina, Giappone, USA, Gran Bretagna, Germania, Messico, Francia, Spagna, Slovenia, Croazia, Romania, Bulgaria, Russia, India, Estremo Oriente, Australia, America Centrale e America Latina, Tunisia, Egitto, Libano e Giordania.

"Sempre più vincente anche il format di fiera – afferma il presidente di Veronafiere – che privilegia il contatto diretto tra produttore e operatore, sia esso buyer o horeca. Questo ci conferma che oltre che sulla qualità è giusto puntare sull’appeal che la nostra cultura e la nostra tradizione culinaria esercitano sui consumatori di tutto il mondo e che rende i nostri prodotti diversi da qualsiasi prodotto industriale".

L’incontro tra clienti e prodotti e storie di produttori era lo scopo del fitto calendario di degustazioni, corsi, e seminari realizzati nello spazio dell’Agorà e della nuova iniziativa di matching b2b in modalità walk around tasting organizzata tra una selezionata lista di importatori e distributori internazionali e le aziende più intraprendenti.

Tra pasta, salumi, prodotti da forno dolci e salati, salse e condimenti, cioccolate e caffè, formaggi, birre artigianali italiane ed estere, marmellate di fiori, conserve di frutta e verdure, perle di aceto balsamico, antichi liquori, uno dei protagonisti principali di Sol&Agrifood è stato certamente l'olio di oliva, con l'extravergine in primo piano. Importante quest’anno anche la presenza di oli esteri provenienti da Marocco, Croazia, Grecia e Argentina.

"Siamo estremamente soddisfatti dei risultati di questa edizione di Sol&Agrifood – ha affermato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – perché da sempre siamo convinti che la produzione agroalimentare di qualità abbia grandi potenzialità all'estero. Del resto lo stesso presidente del Consiglio Matteo Renzi, presente nella giornata conclusiva di Vinitaly, Sol&Agrifood ed Enolitech, ha fissato come obiettivo al 2020 il raggiungimento dei 50 miliardi di euro di export per l'agroalimentare. Rispetto agli attuali 33, già assolutamente positivi vista la straordinaria crescita degli ultimi 10 anni, si tratta di una bella sfida, che come Fiera di Verona siamo pronti a continuare a supportare con la nostra piattaforma di servizi rivolti principalmente alle piccole e medie imprese export-oriented".

Denominatore comune dei prodotti esposti è stata come sempre l'alta qualità delle materie prime. A chi si è anche distinto per un prodotto particolare, magari frutto di un’idea originale o di un’innovazione, Sol&Agrifood, in collaborazione con i giornalisti Paolo Massobrio e Marco Gatti che hanno fatto la selezione, ha con segnato, nell’ultimo giorno di manifestazione, il Premio Golosario.

 

Foto: Ennevi

di Magda Schiff

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