Italia 19/11/2011

L'agroalimentare del Molise chiede sinergie

La crisi deve far unire le forze in campo. Di fronte alla scarsa disponibilità di risorse ci vuole dialogo e collaborazione


C’è la necessità, alla luce della pesantezza della crisi e della poca o scarsa disponibilità di risorse, di rivedere tutta l’impostazione della comunicazione dell’agroalimentare e di renderla strumento di quel marketing territoriale che, fino ad ora, ha svenduto il Molise più che promuoverlo.

C’è bisogno di dialogo e collaborazione tra i diversi soggetti pubblici e privati, cioè di sinergia, di mettere in campo subito una strategia di marketing per far vivere a questo nostro Molise quell’immagine che non ha e per dare alle aziende, oggi nelle mani, nella quasi generalità, di giovani imprenditori, in gran parte donne, gli spazi necessari di mercato che servono per crescere e conquistare quel valore aggiunto che non c’è da tempo.

Un valore aggiunto che, come sa chi conosce gli imprenditori agricoli, viene utilizzato e speso nel Molise per nuovi investimenti in azienda e non portato altrove, come succede per quanti si appropriano del nostro territorio e i successi li vanno a investire altrove.

L’altra sera eravamo nella cantina di Montenero di Bisaccia di proprietà della società agricola il Quadrifoglio, Terresacre, a vivere, insieme a vecchi e nuovi amici, la presentazione di questa nuova interessante realtà della vitivinicoltura molisana e a degustare tre dei suoi nove vini prodotti a partire dal 2006 (una “Falanghina del Molise” DOC 2010; una “Tintilia”, DOC 2008, entrambi con passaggio in barrique e un Montepulciano in purezza, “Rispetto Experienza Manet” Molise rosso DOC 2007, inserito tra i Cento migliori vini italiani - Top Hundred- della guida Golosaria 2012), tutti magnificamente abbinati ad assaggi preparati da una brigata di cuochi davvero bravi.

Un’azienda che, come altre nate in questo ultimo decennio, ha mostrato di essere partita con le idee chiare riguardanti la struttura, la scelta dei vitigni e delle collaborazioni, la ricerca della qualità e della immagine che deve accompagnare questo requisito fondamentale per la conquista dei mercati e dei consumatori anche i più esigenti, la strategia di comunicazione e gli obiettivi che si intendono raggiungere.

Un progetto che vive della regia di Alfredo Palladino, con i vini affidati a un bravissimo enologo, il nostra amico Goffredo Agostini che ha al suo fianco, come preziosa collaboratrice, Valentina Ciccimarra, una giovane molto entusiasta del suo lavoro di consulente.

Abbiamo parlato con Alfredo per avere conferma delle nostre impressioni che non fanno altro che confermare il nostro positivo giudizio che riguarda le 25 aziende vitivinicole molisane in mano, ripetiamo, a giovani ricchi di ambizioni e di entusiasmi. Elementi fondamentali a far vivere le passioni per quello che uno fa e vive con il pensiero proiettato nel domani.

Un giudizio che riguarda anche i giovani produttori di olio che hanno dato vita a Larino a MolisExtra, un’associazione presieduta da Francesco Travaglini particolarmente attenta alla comunicazione dei nostri grandi oli ed al marketing in generale. Senza dimenticare i nostri bravi casari e norcini; gli stessi cercatori di tartufi e quanti operano nel campo della enogastronomia, in particolare i ristoratori, che possono svolgere un ruolo decisivo per i nostri prodotti ed il nostro turismo, nel momento in cui la sinergia diventa anima di ogni strategia ed azione.

Una realtà, quella della produzione e della trasformazione dei prodotti agroalimentari, davvero interessante, complessa, fondamentale per la salvaguardia stessa del nostro territorio e dei valori che esso esprime

Una realtà fatta di grandi individualità ma, purtroppo, anche di una scarsa propensione a stare insieme ed a dialogare costantemente con le istituzioni ai vari livelli, per poter dar vita a quella strategia di marketing di cui parlavamo all’inizio e di cui ha bisogno urgente la realtà produttiva molisana per diventare una realtà vincente per sé e l’intero Molise.

Ecco che solo se si attivano sinergie capaci di far vivere la comunicazione e promozione della qualità, come priorità e non come un’azione aggiuntiva dell’attività aziendale, si è in grado di poter rispondere positivamente ai bisogni dei singoli protagonisti e della collettività.

Ed a questa strategia, se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, che realtà come Terresacre, oggi diffuse, e protagonisti giovani come Alfredo Palladino possono dare un contributo notevole.