Italia 14/05/2011

Lactalis-Parmalat, il braccio di ferro continua. La parola alle procure

Lactalis-Parmalat, il braccio di ferro continua. La parola alle procure

Sospetti di insider trading e l'opa del colosso francese, a cui la Consob ha dato il via libera, sembra già vacillare. Si muove il procuratore Eugenio Fusco


La Consob ha dato il via libera all’Opa di Lactalis su Parmalat. Il periodo di adesione all’offerta, così come concordato con Borsa Italiana, avrà inizio il 23 maggio e terminerà l’8 luglio, fatte salve eventuali proroghe.

Il tutto mentre ieri il Cda di Parmalat ha approvato i conti del primo trimestre, archiviati con un utile di 50 milioni (+3,1%) e ricavi per 1,03 miliardi (+8,9%). I risultati, accompagnati dalla conferma della guidance (fatturato 2011 a 4,4 mld, Ebitda a 385 milioni) sono stati presentati alla comunità finanziaria dall’amministratore delegato Enrico Bondi, che però non è stato incalzato dagli analisti sui conti ma sull’offerta “made in France” da 2,6 euro per azione, ma non si è voluto sbilanciare.

Gli addetti ai lavori prevedono tuttavia che gli advisor sosterranno che 2,6 euro non è un prezzo equo, alla luce anche del fatto che Lactalis ha pagato le azioni Parmalat 2,8 euro per rilevare le quote in mano ai tre fondi stranieri. I consiglieri, dunque, con molta probabilità daranno parere negativo, non raccomandando l'offerta agli azioniti.

La scalata Lactalis su Parmalat potrebbe interrompersi bruscamente, forse ancor prima di essere iniziata. Sono infatti quattro gli indagati per insider trading e aggiotaggio informativo nell'ambito dell'inchiesta del pm di Milano Eugenio Fusco.

In queste ore sono scattate perquisizioni e acquisizioni di documenti e materiale informatico negli uffici di quattro banche, di due società di consulenza e in una abitazione. In particolare la guardia di finanza sta perquisendo tutte le società coinvolte a vario titolo nell'operazione che portò a fine marzo scorso alla vendita a Lactalis del 15 per cento di Parmalat, in modo da permettere ai francesi di arrivare al 29 per cento dell'azienda di Collecchio. Nello specifico le perquisizioni sono relative alle fasi dell'acquisto, il 22 marzo, da parte di Lactalis, del pacchetto di azioni Parmalat in mano ai tre fondi esteri Skagen, MacKenzie e Zenit e alle oscillazioni del titolo in Borsa a partire dal 26 gennaio, quando i tre soci esteri uscirono allo scoperto.

Al momento risulta indagato Fabio Canè (Intesa Sanpaolo) per insider trading e la moglie Patrizia Micucci (Socgen) è stata iscritta nel registro degli indagati per aggiotaggio. Massimo Rossi, candidato nella lista presentata dai fondi esteri per il cda di Parmalat e Carlo Salvatori, presidente di Lazard Italia, advisor degli stessi fondi, sono le altre due persone indagate per aggiotaggio nell'ambito dell'inchiesta della procura di Milano. Indagate anche Intesa Sanpaolo . Societè Generale e la banca d'affari Lazard in base alla legge sulla responsabilità amministrativa degli enti. Lazard, nell'ambito della scalata, ha svolto il ruolo di advisor dei tre fondi esteri da cui Lactalis ha comprato il 15,3% di Parmalat.

di R. T.