Gastronomia 11/12/2018

La bruschetta più lunga del mondo a Monteleone Sabino

In provincia di Rieti, il 16 dicembre, la festa dell'olio nuovo con un filone di pane lungo 20 metri pronto a sfilare tra i vicoli del borgo, per poi essere annaffiato con abbondante extra vergine d'oliva, “l’oro verde” della Sabina


Un filone di pane lungo 20 metri è pronto a sfilare tra i vicoli di uno dei borghi più caratteristici della provincia di Rieti. A Monteleone Sabino, d’altronde, amano fare le cose in grande quando c’è da mettere in vetrina il proprio prodotto tipico: un olio extravergine di oliva tra i più pregiati dell’intero Stivale, che si ottiene ancora con la lavorazione a freddo e con la cura maniacale di una volta. Tra case arroccate, vie ciottolose in salita e piazzette ben curate, l’appuntamento con la Sagra della Bruschetta torna domenica 16 dicembre: un’occasione ghiotta non solo per degustare, ma anche per conoscere più a fondo il processo di lavorazione che c’è dietro “l’oro verde” della Sabina, dalla pianta fino all’imbottigliamento.

Nella centralissima piazza XXIV Aprile 1944 - interamente coperta per l’occasione per garantire lo svolgimento della festa anche in caso di maltempo – si partirà il 16 dicembre alle ore 10 con l’apertura degli stand gastronomici e la vendita di prodotti tipici; si proseguirà alle 12.30 con il pranzo a base di ricette della tradizione, alle 14.30 con la sfilata del filone di pane da record e alle 15 con il suo arrivo in piazza e la degustazione gratuita della bruschetta, il piatto povero della tradizione contadina che più di ogni altro riesce ad esaltare il sapore dell’olio extravergine di oliva locale.

Con il divertente sottofondo degli spettacoli musicali e folcloristici dal vivo, sarà possibile degustare gratuitamente il nuovo olio, conoscerne la lavorazione e acquistarlo direttamente dai produttori; e anche in questa edizione troverà spazio il Concorso “Olivifera Mutusca – L’Oro verde di Trebula Mutuesca”, che premierà l’olio migliore della manifestazione.

Tra draghi, misteri e antiche leggende che si respirano in ogni angolo, Monteleone Sabino - un tempo Trebula Mutuesca – tornerà insomma ad accogliere i visitatori con la sua semplicità, la stessa che fin dall’Alto Medioevo affascina tutti coloro che vi giungono; e sin dalle 10 del mattino sarà possibile visitare il Museo Archeologico, gli scavi archeologici e il Santuario di Santa Vittoria. La leggenda legata al culto della patrona del paese racconta che la Santa si convertì al cristianesimo sotto l'Imperatore Decio, attorno all'anno 250: quel tempo un orribile drago, che si era nascosto in una grotta, spargeva la morte fra la popolazione di Trebula; Vittoria riuscì con la forza della fede a cacciarlo via, convincendo la popolazione della città a convertirsi in massa. Malgrado la fama acquisita con l'impresa, Vittoria fu invitata da un funzionario, Taliarco, ad abbandonare il cristianesimo e venerare la dea Diana, e al suo rifiuto venne uccisa con un colpo di pugnale. Dopo sette giorni la Santa fu seppellita nella grotta del drago e lì venerata: si racconta che nell'esatta zona in cui avvenne il martirio, l'erba non cresca più.

di C. S.