Gastronomia 22/08/2016

Olimpiadi di Cucina 2016, chef di tutto il mondo pronti alla sfida

Buone sempre le performance dei nostri couchi, meglio nelle gare individuali che in squadra. L'edizione 2016 vedrà il ritorno della Repubblica Popolare Cinese, la cui ultima partecipazione risale al 1976


All’insegna del motto “Cucina Senza Confini”, dal 22 al 25 ottobre prossimi in Germania presso il centro espositivo di Erfurt, piccola e deliziosa cittadina della Turingia, avrà inizio, dopo la spettacolare e suggestiva cerimonia di apertura con la parata di cuochi in divisa, una delle più prestigiose gare culinarie di tutto il mondo: le Olimpiadi di Cucina 2016. Evento di risonanza internazionale organizzato dalla Verband der Köche Deutschlands (Federazione dei cuochi tedeschi), è in concomitanza alla annessa mostra fieristica “Inoga”, una tra le più grandi ed importanti esposizioni al mondo per i servizi ricettivi, turistici, alberghieri, per l’ospitalità e la culinaria.

Le Olimpiadi di Cucina vengono organizzate per la prima volta nel lontano 1900 a Francoforte su iniziativa della Corte di Prussia e sotto la guida dell’allora presidente degli chef tedeschi, Carl Matthäus Banzer. Vengono disputate ogni quattro anni, sospese per ovvie ragioni nei periodi di conflitto mondiale che vedono il continente europeo diventare scenario di guerra e devastazione. Negli anni a seguire, dopo alcuni trasferimenti di location per motivi di organizzazione logistica, le Olimpiadi culinarie giungono sino ai giorni nostri alla 24ª edizione, che si terrà appunto ad Erfurt (per la quinta volta consecutiva dal 2000) in un continuo crescendo di partecipazioni e di consensi.

L’ultima edizione, del 2012, che sancisce la vittoria della Nazionale della Svezia, vede oltre 1.600 chef iscritti, e quasi 1.000 a supporto della manifestazione, suddivisi in nazionali maggiori, nazionali militari, squadre di pasticceria, nazionali giovanili, team regionali, associazioni e singoli partecipanti provenienti da 52 Paesi del globo, in un’unica e grande kermesse all’insegna dell’arte culinaria. Oltre 30.000 visitatori e 350 media internazionali seguono l’imponente manifestazione di Erfurt, ritenuta dagli addetti ai lavori una fra le più importanti al mondo.

Il regolamento delle gare è severissimo e prevede limiti precisi, dallo stoccaggio delle materie prime al controllo numerico degli addetti all’allestimento del tavolo tematico, dall’osservanza delle norme igieniche alle precise tecniche di lavorazione e ai comportamenti nelle cucine.

Sempre massiccia la presenza di concorrenti italiani e sempre elevato il medagliere conseguito in questa celebrazione del mondo agonistico culinario: nella classifica generale olimpica 2012, per numero di medaglie acquisite, il nostro tricolore si piazza all’8° posto nella categoria “Squadre”, mentre per la categoria “Singoli” raggiunge il 3° posto. Risultati che mettono in luce il valore e la professionalità dei rappresentanti italiani, che nonostante le grosse difficoltà e i numerosi sacrifici che devono affrontare, a fronte di queste manifestazioni, ben figurano ottenendo simpatie e rispetto dalle compagini più blasonate in queste gare internazionali.

La gara delle Nazionali maggiori (Senior) è senza dubbio da sempre il “clou” della manifestazione, dove si può ammirare la perfezione e l’altissima preparazione professionale di queste squadre, nonché le tendenze più recenti in fatto di alta ristorazione. Infatti le Olimpiadi, così come le altre manifestazioni culinarie internazionali, non sono solo oggetto di competizione, ma rappresentano un’ottima vetrina per le nuove conoscenze, gli ultimi sviluppi e le tendenze dell’arte culinaria, motivo di confronto, di informazione e di perfezionamento professionale, dove gli chef di tutto il mondo hanno la possibilità di incontrarsi e comunicare.

Notizia eclatante, anche da un punto di vista politico, la partecipazione ufficiale della Nazionale dei Cuochi della Repubblica Popolare Cinese: la sua ultima adesione risale infatti alla lontana edizione del 1976. Le compagini cinesi saranno di nuovo presenti, dopo lunghi anni di defezione, con proprie squadre in competizione a dimostrazione del clima governativo e diplomatico sereno con tutti gli altri stati occidentali. Senz’altro ciò rappresenterà per la manifestazione un ulteriore motivo di interesse e darà una maggiore visibilità mediatica, visto il numero di abitanti dello Stato cinese (oltre 1,3 miliardi), dove le tradizioni e le culture culinarie vantano trascorsi che hanno influenzato l’intero continente asiatico.

di C. S.