Gastronomia 31/08/2015

Rieti si conferma capitale del peperoncino

La valorizzazione del peperoncino è nelle mani degli chef, da qui l'idea di una carta dei peperoncini nei ristoranti italiani. Ma non vanno dimenticati i giornalisti: a Maurizio Pescari l'ambitissimo premio RietiPic


Una quinta edizione particolarmente ricca di spunti, idee e creatività, con un boom di visitatori.

Conferma l’affluenza record della scorsa edizione Rieti Cuore Piccante 2015. Sono stati infatti 150.000 i visitatori che, da giovedì 27 a domenica 30 agosto, hanno affollato le vie e le piazze del capoluogo sabino. La Fiera Campionaria Mondiale del Peperoncino ribadisce così il suo ruolo di evento internazionale nel calendario di manifestazioni che caratterizzano le estati italiane.

Tra i momenti centrali della manifestazione certamente la presentazione del progetto “Red CardPep”, un’iniziativa destinata a sensibilizzare gli chef italiani a un corretto utilizzo del capsicum.
“È bizzarro notare come ormai esistano carte dei sali, delle tisane, dei pepi e delle acque – ha commentato Guglielmo Rositani, socio fondatore dell’Accademia Nazionale del Peperoncino e ideatore di Rieti Cuore Piccante – e nessuno abbia mai pensato di mettere a punto la carta di una spezia che conta centinaia di varietà diversissime tra loro. Proprio per colmare questa lacuna abbiamo messo a punto un progetto che ci consentirà di dialogare con i più importanti chef italiani con l’obiettivo di vedere realizzate delle carte dei peperoncini presso i principali ristoranti nazionali”.

Red CardPep partirà nei prossimi mesi con la spedizione a un gruppo di ristoratori di tutte le regioni di una sorta di box che conterrà una selezione di pregiati peperoncini provenienti da tutte le parti del mondo.

“Esemplari assolutamente diversi tra loro per gusto, profumo e piccantezza – ha spiegato Rositani – e quindi adatti a impreziosire qualsiasi pietanza. Insomma, gli amici ristoratori devono aiutarci a far comprendere ai consumatori che tra due varietà di peperoncino può esserci la stessa differenza che esiste tra un Brunello e un Verdicchio e che quindi la loro destinazione d’uso deve necessariamente essere diversa”.

Il progetto avrà poi una sua appendice nella prossima edizione di Rieti Cuore Piccante con un premio che verrà riservato allo chef italiano che si sarà distinto nell’utilizzo dell’oro rosso della tavola.

A proposito di premi, importante ricordare i momenti salienti dell’ultima giornata di lavori, in primis il Premio RietiPic, riservato al giornalista che con professionalità e competenza ha saputo promuovere e valorizzare le tipicità e le eccellenze del paniere agroalimentare italiano. Riconoscimento andato a Maurizio Pescari che vanta collaborazioni importanti e una carriera ultratrentennale e che ha convinto la giuria con il pezzo scritto lo scorso anno per il Corriere della Sera dedicato appunto alla manifestazione reatina.

Nell’anno dell’Esposizione Universale non poteva certo mancare un incontro a tema: “Expo 2015 – Reate Well, quando il cibo e’ storia”, un interessante dibattito sull’asse Rieti-Milano cui hanno partecipato Emanuela Pariboni, Vice sindaco del comune di Rieti, Marco Rettighieri, General Manager Expo 2015, Renzo Rossi, dell'Azienda Verdepiana, Gaetano Micaloni, Presidente della Comunità Montana Salto Cicolano e Vincenzo Regnini, Presidente della Camera di Commercio di Rieti.

Un focus che ha anticipato quella che sarà la partecipazione ad Expo, illustrando un progetto che vede il coinvolgimento del Comune di Rieti impegnato, insieme ad altri undici partner istituzionali, tra i quali l’Associazione Peperoncino, a promuovere un'offerta integrata del territorio. Un sistema competitivo per mettere in rete e valorizzare le risorse culturali ed ambientali che il territorio offre, con un filo conduttore rappresentato dalle eccellenze enogastronomiche locali. Paniere agroalimentare locale nel quale il peperoncino è entrato ormai a far parte di diritto.

di C. S.