Gastronomia 15/04/2015

Alla vigilia di Expo arriva il via libera anche al porceddu

Aveva suscitato non poche perplessità la decisione di autorizzare, in via temporanea e provvisoria, la somministrazione all'Esposizione Universale di carne di coccodrillo, insetti e pesce palla ma di bandire il maialino sardo. Ora la retromarcia


Era un'evidente contraddizione, a cui il Ministero della salute ha posto rimedio in extremis.

A Expo 2015 vi sarà il pesce palla, fugu, gli insetti della tradizione gastronomica asitatica, persino la carne di coccodrillo dallo Zimbabwe, ma i protocolli sanitari avrebbero impedito di mettere in tavola il porceddu sardo.

Il Ministero della salute, di fronte all'evidente contraddizione e alle polemiche apparse sui media, hadeciso, dopo una nuova istruttoria, di autorizzare anche il maialino sardo.

Il via libera definitivo è arrivato con la firma di un protocollo d'intesa tra Ministero della salute e Regione Sardegna.

Il documento siglato dal Direttore Generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del dicastero, Silvio Borrello, e dal responsabile dell'unità di progetto per l'eradicazione della Peste Suina Africana in Sardegna, Alessandro De Martini, prevede l'invio dei maialini precotti per l'esposizione o la degustazione esclusivamente nell'ambito della manifestazione milanese.

''Grazie all'intesa raggiunta - ha dichiarato il Ministro della salute, Beatrice Lorenzin - uno dei prodotti più noti della tradizione gastronomica italiana non resterà escluso, ma potrà essere degustato ad Expo nella modalità termizzata. Un successo costruito attraverso la collaborazione e l'unità di intenti tra il Ministero della salute e le autorità regionali sarde che si sono impegnate ad intraprendere, in linea con le indicazioni della Commissione europea, una rigorosa campagna di lotta alla Peste suina africana".

"Abbiamo dato ulteriori garanzie al Ministero della salute sulla sicurezza degli alimenti che potranno essere inviati ad Expo per tutte le fasi della filiera produttiva - ha affermato l'Assessore alla Sanità, Luigi Arru -. Ora finalmente un prodotto tipico, sicuro e di grande qualità potrà essere apprezzato dai tanti visitatori che giungeranno a Milano per questo importantissimo appuntamento".

La Peste Suina Africana, pur non essendo contagiosa per l'uomo, rappresenta, in ogni caso, un serio pericolo per il patrimonio suinicolo nazionale e internazionale. Per tale motivo, il protocollo, trasmesso anche alla Commissione europea, prevede misure rigide di controllo in tutte le fasi di preparazione e il rispetto di specifiche procedure di spedizione. Il Ministero continuerà ad attuare un costante monitoraggio sui requisiti specifici richiesti per gli allevamenti, gli stabilimenti di macellazione e di termizzazione. I lotti eventualmente non consumati all'interno del perimetro della manifestazione, verranno smaltiti in loco o rispediti in Sardegna secondo procedure stabilite.

di C. S.