Gastronomia 24/02/2015

Proteine da insetti per le barrette energetiche del futuro

L'Accademia svizzera delle scienze tecniche ha premiato l'invenzione di due altoatesini che hanno proposto un nuovo snach a base di proteine di insetti. Secondo i ricercatori avrebbe  un sapore è molto simile a quelle "tradizionali"


Due altoatesini di sono aggiudicati l'ambito premio dell'Accademia svizzera delle scienze tecniche proponendo una batterra energetica con proteine derivate da insetti, più propriamente da larve di insetti.

I vantaggi di questa nuova alimentazione sarebbero anche economici: la genesi di nuovi posti di lavoro dati da coloro che allevano le specie di insetti, un tipo di impiego che potrebbe essere svolto anche da singoli individui senza il dispiego di grandi risorse economiche. E dal punto di vista ambientale, l’allevamento di insetti produce meno gas serra di quello, ad esempio, dei bovini e dei maiali. Il prodotto base non si presta solo come cibo, ma anche come mangime per animali, conclude Klettenhammer.

La premiata barretta al müsli, sviluppata assieme a Meinrad Koch, entrambi giovani ricercatori della Società Svizzera di Scienza e Tecnologia degli Alimenti, ha un sapore è molto simile a quelle ‘tradizionali’. “La barretta – dice Klettenhammer – contiene il 23% di proteine, di cui la metà proviene da vermi della farina”. Con una sorta di centrifuga dai vermi viene estratto il 95% delle proteine. Alla fine non resta altro che una farina di colore marrone chiaro.

“Gli insetti – racconta Klettenhammer con convinzione – possono avere un sapore eccellente. Tutto dipende dalla preparazione e questo vale per molti cibi”. Secondo una ricerca di Paul Rozin, dell’Università della Pennsylvania, il consumatore perfetto di larve, vermi ed altri insetti sono giovani maschi e la farina di formiche è il prodotto a base di insetti a creare meno ribrezzo negli europei e nei nordamericani. Il progetto di ricerca di Klettenhammer e Koch ha suscitato grande interesse mediatico. La Neue Zürcher Zeitung e la tv pubblica Srf hanno dedicato ampio spazio alla barretta energetica che a questo punto potrebbe addirittura essere commercializzata.

Da un punto di vista culturale, chi vive nell’Africa centrale e nel Sud-Est asiatico è già abituato, mentre gli occidentali dovrebbero essere pian piano educati a questi nuovi consumi alimentari. Tanto che a gennaio 2013 l’Unione Europea ha stanziato un finanziamento di 3 milioni di euro per ogni Paese membro che incoraggi l’uso degli insetti in cucina. Insomma, un possibile lieto fine per il problema della fame del mondo.

di C. S.