Economia 25/10/2017

Numeri positivi per il vino italiano, ma non c'è ottimismo

Il vino italiano sempre trainato dagli spumanti con un +13% a volume e un +15% a valore nei primi sette mesi dell'anno. L'export raggiunge i 3,3 miliardi di euro ma l'Italia perde quote di mercato. La spiegazione di questa apparente contraddizione


I dati Istat elaborati da Ismea, partner dell'Osservatorio del Vino, relativamente all'export del vino italiano nel periodo gennaio - luglio 2017, riportano una crescita in volume del 7% per circa 12 milioni di ettolitri di vini e mosti, e in valore dell' 8% per un corrispettivo di 3,3 miliardi di euro.

"La qualità degli imprenditori vitivinicoli italiani e l'eccellenza del nostro vino continuano a macinare record dell'export, con un aumento dell'8% a valore che ci dovrebbe portare a superare la soglia dei 6 miliardi di euro nel 2017. Migliora la bilancia commerciale del nostro export ma purtroppo cala la competitività dei nostri vini - aggiunge Abbona - Il risultato positivo, infatti, non deve nascondere la perdita preoccupante di posizioni rispetto ad altri competitor che crescono più di noi. Gli Usa sono un esempio emblematico: la domanda cresce nel complesso oltre il 10% e noi ci fermiamo sotto il 3%, con la Francia che segna, invece, aumenti del 21% in quantità e del 23% in valore, tallonando il nostro storico primato." ha dichiarato Ernesto Abbona, presidente di Osservatorio del Vino.

Eccellenti le performance degli spumanti, soprattutto quelli a Denominazione che fanno registrare un +13% a volume e un +15% a valore. Il Prosecco da solo rappresenta il 56% delle esportazioni complessive degli spumanti Dop, con 1.061.738 di ettolitri che valgono circa 413 milioni di euro.

Decisamente positivo il risultato delle esportazioni italiane in Cina trainate dai vini in bottiglia, che hanno registrato una crescita del 19% a volume e +25% a valore rispetto all'analogo periodo del 2016.

di C. S.