Economia 10/10/2016

Contratti telematici in crescita per il food Made in Italy


Dopo il buon andamento osservato lo scorso anno, anche il 2016 si conferma fin qui positivo per gli scambi di prodotti agroalimentari sulla Borsa Merci Telematica Italiana. Nei primi nove mesi dell’anno, infatti, la crescita del numero di contratti telematici ha sfiorato il +60% rispetto allo stesso periodo del 2015. Un risultato ottenuto grazie alla forte crescita dei contratti telematici di cereali, lattiero – caseari e, soprattutto, ortofrutta, con un +78% su base annua. Aumento degli scambi che - sottolinea il Direttore Annibale Feroldi - ha continuato ad avere un importante traino nel servizio di assicurazione del credito: i contratti assicurati sono cresciuti del 69% su base annua.

Sostanziale stabilità invece sul fronte dei quantitativi scambiati, con 1,4 milioni di tonnellate scambiate nell’arco dei primi nove mesi dell’anno, mentre per il controvalore transato, attestato sui 370 milioni di euro, si è osservata una flessione del 5%, dovuta però - aggiunge Feroldi - ai ribassi dei prezzi all’ingrosso in atto in molti comparti dell’agroalimentare.
In effetti, l’analisi dei prezzi basata sui contratti telematici mostra quotazioni attuali più basse rispetto allo scorso anno per i cereali, in linea dunque con le dinamiche registrate nei listini delle Borse Merci e delle Camere di Commercio. In particolare, i ribassi delle quotazioni BMTI spaziano dal -36% per il grano duro, con valori attestati a settembre sui 188 €/t, al -13% per l’orzo (152 €/t) fino al -9% per il frumento tenero (164 €/t). Unica eccezione tra i principali cereali è stato il mais, i cui prezzi a settembre sono risultati in linea con lo scorso anno, sui 165 €/t. Stabilità che, tra le produzioni di qualità, si è osservata anche per le quotazioni BMTI del Grana Padano. Grazie al recupero del bimestre agosto - settembre, infatti, i prezzi del Grana stagionato 9-11 mesi sono tornati sui livelli del 2015 (6,27 €/kg, -1% su base annua).

di C. S.