Economia 11/02/2016

Mercato cerealicolo ancora dominato dai ribassi


Ancora ribassi per i prezzi dei principali cereali scambiati nel mercato nazionale. Unica eccezione il mais, i cui valori a gennaio non hanno presentato variazioni di rilievo rispetto a dicembre. Lo rileva Borsa Merci Telematica nella sua analisi mensile sull’andamento del mercato cerealicolo all’ingrosso. Per i frumenti nazionali hanno pesato sia i fondamentali di mercato caratterizzati dall’offerta superiore ai consumi sia le aspettative di crescita delle superfici coltivate. Gli ulteriori cali osservati a gennaio (-3,1% su base mensile) hanno fatto scendere le quotazioni del frumento duro (fino) sui 258 €/t, giunte a toccare i minimi da novembre 2013. Prezzi in discesa a gennaio anche per i frumenti teneri. In particolare, i ribassi mensili hanno colpito sia le varietà nazionali (-1,5% per il panificabile) che estere (-1,5% per il North Spring di provenienza nordamericana). Segno “meno” anche rispetto allo scorso anno (-9,9% per il panificabile nazionale, -13,3% per il North Spring). Gennaio, peraltro, ha messo in evidenza una flessione anche dei prezzi dei derivati dei frumenti, più marcata per la semola rispetto alla farina.

Maggiore stabilità si è registrata per le quotazioni del mais nazionale (+0,9% rispetto a dicembre), che si confermano più elevate (+12,9%) rispetto allo scorso anno.

di C. S.