Economia 04/08/2015

Ribassi per l'extra vergine, in rialzo olio lampante e di sansa

A partire da febbraio il mercato dell’olio extravergine nazionale ha mostrato una sostanziale stabilità. In effetti, nel mercato interno sembra essere già stata scambiata la gran parte del
prodotto disponibile


l secondo trimestre del 2015 ha mostrato un mercato all’ingrosso dell’olio di oliva a due velocità: da un lato, i prezzi dell’olio extravergine nazionale hanno subìto una fase di lento ribasso, in particolare nell’ultima parte del trimestre, dall’altro, le quotazioni degli oli meno pregiati (olio lampante, olio raffinato di oliva, olio di sansa) hanno messo a segno nuovi aumenti dopo la crescita già osservata nel primo trimestre.

E’ quanto emerge dall’analisi trimestrale sul mercato dell’olio di oliva realizzata dalla Borsa Merci Telematica Italiana. In particolare, l’analisi dei listini rilevati dalle Camere di Commercio compiuta tramite il FINC (Fixing Indicativo Nazionale Camerale) evidenzia come i prezzi all’ingrosso dell’extravergine convenzionale, con acidità 0,8%, si siano riportati a giugno sotto la soglia dei 6 €/kg (5,95 €/kg, -2,1% rispetto a maggio). Su base annua, comunque, le quotazioni dell’extravergine hanno mantenuto un ampio divario positivo, superiore al 60%, sebbene in riduzione durante il trimestre (da +85,8% di aprile a +63,4% di giugno).

Sul fronte dei prodotti meno pregiati qualitativamente, le quotazioni all’ingrosso dell’olio di sansa di oliva raffinato hanno registrato degli aumenti mensili sia ad aprile (+0,7%) che a maggio (+2,5%), mostrandosi maggiormente stabili a giugno (-0,2%) e chiudendo il trimestre appena sotto la soglia di 1,90 €/kg. Rispetto allo scorso anno, i valori attuali appaiono più elevati di quasi 40 punti percentuali. Dinamica congiunturale positiva ed ancora più accentuata si è registrata per l’olio lampante e l’olio di oliva raffinato, i cui rialzi rispetto allo scorso anno superano il 50% sulla quasi totalità dei listini all’ingrosso.

di C. S.