Economia 28/05/2015

Buono l’avvio d’anno per l’agroalimentare italiano


Partenza sprint per il settore agroalimentare italiano in questo primo scorcio di 2015, seppure in presenza di un quadro non privo di elementi di incertezza sia a livello nazionale che estero. Lo rivelano Ismea e Unioncamere nel consueto appuntamento con AgrOsserva, l’Osservatorio sull’agroalimentare italiano relativo al primo trimestre del 2015.

Particolarmente positivo il dato delle vendite all’estero di prodotti agricoli e di alimenti e bevande trasformati, con una crescita del 6,2% su base annua nel periodo gennaio-marzo 2015. La dinamica appare in forte accelerazione rispetto all’anno scorso - specie verso i mercati extra Ue - e nettamente più sostenuta se confrontata con l’andamento generale dell’export nazionale.

Confortanti segnali di ripresa emergono anche dal lato della domanda interna dopo la fase di prolungata contrazione dei consumi alimentari delle famiglie registrata in particolare nel 2013 (-3,1%). Le rilevazioni Ismea-Nielsen indicano un incremento degli acquisti alimentari domestici dell’1,4% nel bimestre gennaio-febbraio 2015 sullo stesso periodo del 2014, dato che risulta in linea con le indicazioni Istat sulle vendite del commercio al dettaglio del settore. A influire sulla ripresa dei consumi, sottolinea l’Ismea, anche le scelte di politica fiscale finalizzate a restituire un maggiore potere d’acquisto alle famiglie italiane.

Quanto alle prospettive per il resto dell’anno, la debolezza dell’euro continuerà a giocare un ruolo determinante assieme alle ricadute positive sull’economia nazionale che ci si attende dall’Expo. Tuttavia, precisa il rapporto Agrosserva, fattori di incertezza nel quadro internazionale provengono dagli sviluppi non più scontati della politica monetaria in Usa, a seguito di una probabile revisione peggiorativa delle stime di crescita dell’economia statunitense e dalla forte decelerazione del Pil in Cina. L’evoluzione del quadro macroeconomico di breve termine potrebbe inoltre risentire degli sviluppi della vicenda greca in Europa, della forte instabilità nell’area mediorientale e nordafricana e del protrarsi dell’embargo russo.

di C. S.