Economia 19/05/2015

Piemonte, Veneto, Toscana, regine del vino rosso Dop

Queste tre regioni rappresentano il 30% della produzione nazionale di vino e ottengono ottimi risultati sul piano delle esportazioni. Dopo il difficile periodo della crisi economica le spedizioni sono riprese segnando notevoli incrementi


Le tre regioni vitivinicole di Veneto, Toscana e Piemonte rappresentano il 30% della produzione nazionale di vino; rappresentatività che sale al 52% se si considera il solo comparto dei vini a Denominazione d’Origine Protetta (DOP), a prova del forte orientamento di queste regioni alla produzione di vini con un più elevato valore aggiunto. Con oltre 10 milioni di ettolitri di vino il Veneto è la regione più produttiva tra le tre, seconda solo alla Puglia a livello nazionale (10,6 milioni di ettolitri). Più ridotte le produzioni in Piemonte e Toscana, dove nel 2013 sono stati trasformati, rispettivamente, 2,9 e 2,4 milioni di ettolitri di vino.

Le filiere vitivinicole delle tre le regioni prese in esame presentano alcune caratteristiche in comune. Tutte e tre, infatti, producono alcuni tra i vini rossi a Denominazione d’Origine Protetta (DOP) più famosi al mondo e, per questo motivo, tutte tre sono accomunate da una forte propensione all’export. Analizzando il solo comparto vini rossi DOP, infatti, la quota di prodotto destinata a mercati esteri sulla produzione totale di rossi DOP delle tre regioni è pari al 49%. Inoltre, considerando le tre regioni separatamente emerge come la Toscana abbia la maggiore quota di export nel in questo comparto, pari al 62%, seguita dal Veneto (54%) e, infine, dal Piemonte (20%). In generale tutte e tre le regioni analizzate ottengono ottimi risultati sul piano delle esportazioni e dopo il difficile periodo della crisi economica (2008-2009) le spedizioni sono riprese segnando notevoli incrementi. Seppur con un valore all’export inferiore rispetto a Veneto e Toscana, il Piemonte registra le migliori performance di crescita a valore nel periodo 2005-2014 con un incremento del 311%, seguito da Veneto (218%) e Toscana (154%).

Concentrandosi sul comparto dei vini rossi DOP, nel 2014, questa tipologia ha generato un turnover sui mercati terzi di 266 milioni di euro grazie ad oltre 500 mila ettolitri di vino spedito. Il partner commerciale di maggior importanza è la Germania con circa 40 milioni di euro di vini rossi DOP veneti acquistati nel 2014. Tuttavia è anche il Paese con il prezzo medio all’import più basso tra i top-5 importatori (3,46 euro/litro). Segue la Svizzera, mercato in cui si realizza il miglior prezzo di vendita (6,81 euro/litro), a testimonianza del forte orientamento di questo stato verso prodotti ad origine certificata e di elevata qualità. Infine è la Danimarca a registrare le variazioni più significative con un aumento delle importazioni di vini veneti rossi DOP del 616% a valore nel periodo 2005-2014 superando così gli Stati Uniti che hanno chiuso le importazioni 2014 a quasi 27 milioni di euro. Tuttavia, negli USA il prezzo medio dei rossi DOP provenienti dal Veneto ha realizzato l’aumento del pezzo medio più significativo tra i top-5 partner commerciali con un incremento del 15% rispetto al 2013. Chiude questa classifica la Svizzera che, al contrario, registra una contrazione del prezzo medio del -5% rispetto al 2013.

La Toscana registra la maggiore propensione all’export nel comparto dei vini rossi a Denominazione d’Origine Protetta (DOP) con il 62% dei volumi destinati all’estero, 500 milioni di euro in turnover e quasi 1 milione di ettolitri spediti.
Il Piemonte è la regione che registra le migliori performance di crescita di export a valore tra il 2005 e il 2014 con un incremento del 311%, seguito da Veneto (218%) e Toscana (154%).
I vini a Denominazione d’Origine Protetta (DOP) veneti spopolano in Danimarca dove le esportazioni di questi prodotti sono aumentate del 616% a valore nel periodo 2005-2014.
Il Piemonte può vantare il più alto prezzo medio all’export tra le tre regioni prese in esame con 7,7 €/litro.

Fonte: Wine Monitor

di C. S.