Economia 19/05/2015

Il mondo del vino non crede nell'e-commerce

Un sondaggio condotto da Grs Ricerca e Strategia per Wine2wine segnala che solo il 35% delle cantine vende online. Un problema di focus in azienda e know how che limitano la crescita di questo canale di vendita


La vendita online non convince ancora le imprese vitivinicole italiane.

Un sondaggio condotto da Grs Ricerca e Strategia per Wine2wine (evento e brand di Veronafiere), segnala che il 61 per cento delle aziende non utilizza l’e-commerce. Le cantine interpellate, da Nord a Sud dell’Italia, sono state 450.

Tra le motivazione del non utilizzo il 21% confessa una mancanza di focus in azienda e know how, il 14% ritiene che questo canale sia in conflitto con i canali di vendita tradizionali, il 13% dichiara di non essere interessato a questo canale, il 7% ammette una difficoltà nella gestione dei pagamenti e delle consegne e il 6% dichiara di non avere bisogno del canale e-commerce in quanto la propria produzione viene già tutta venduta attraverso i canali tradizionali. Tra gli intervistati ci sono alcune cantine che dichiarano di non credere nell’e-commerce, di ritenere che i tempi in Italia non siano ancora maturi, di non avere ancora trovato il giusto partner online o di continuare a preferire il contatto diretto con il cliente.

E’ emerso inoltre che le cantine che vendono on-line sono il 35% e lo fanno principalmente attraverso il loro sito aziendale (51%) o utilizzando sia il loro sito sia siti specializzati (28%). Nel 22% dei casi le cantine si rivolgono unicamente a siti specializzati (Svinando, Wineverse,Tannico, Vinix, Winetowine, Winezon). Nel 42% dei casi il canale delle vendite on-line rappresenta il 2-3% del fatturato annuo totale, mentre nel 21% dei casi questa percentuale aumenta oltre il 10%. Oltre il 40% delle cantine che già vendono on-line si aspetta uno sviluppo rilevante per questo canale nei prossimi mesi.

di C. S.