Mondo Enoico 22/09/2016

Il Testo Unico del Vino varato dalla Camera

Il via libera al provvedimento da parte della Camera all'unanimità. Risolti i nodi più spinosi, in particolare sui conflitti di competenze tra Mipaaf e regioni. In novanta articoli tutta la normativa di settore. Ora il progetto di legge passa al Senato


E' stato varato in serata dalla Camera dei deputati, ora passerà al Senato per il via libera definitivo, il Testo Unico del vino.

Tra le novità inserite è prevista una disposizione sulla salvaguardia dei vigneti eroici o storici al fine di promuovere interventi di ripristino recupero e salvaguardia di quei vigneti che insistono su aree soggette a rischio di dissesto idrogeologico o aventi particolare pregio paesaggistico. 

Tra le principali innovazioni ci sono le semplificazioni per le comunicazioni da effettuare all'Ufficio territoriale del Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) in merito alla planimetria dei locali degli stabilimenti enologici.

Si prevede poi la facoltà per i vini DOP ed IGP di poter apporre in etichetta la denominazione di qualità, purché autorizzati dal Mipaaf d'intesa con la regione competente e si ribadisce che solo le denominazioni di origine possono prevedere l'indicazione di sottozone, oltre alla coesistenza di più DOCG e/o DOC o IGT nell'ambito del medesimo territorio.Ridotti da dieci a sette anni dell’arco temporale entro il quale un vino DOC può richiedere il riconoscimento DOCG e da 4 a 3 le campagne necessarie alla richiesta di cancellazione della protezione qualora le DOP e IGP non siano state rivendicate o certificate. 

A tutela del patrimonio viticolo nazionale viene stabilito che possono essere impiantate, reimpiantate o innestate soltanto le varietà di uva da vino iscritte al Registro nazionale delle varietà di viti e classificate per le relative aree amministrative come varietà idonee.

Inoltre viene istituito dal Mipaaf uno schedario viticolo contenente informazioni aggiornate sul potenziale produttivo nel quale dovrà essere iscritta ogni unità vitata idonea alla produzione di uva da vino.

E' poi previsto un sistema sanzionatorio meno soffocante per le imprese grazie ad una risoluzione preventiva delle irregolarità attraverso il ravvedimento operoso, prevedendo la riduzione delle sanzioni amministrative pecuniarie nel caso di violazioni riguardanti comunicazioni formali e qualora non sia già iniziato un procedimento da parte dell'organismo di controllo. Infine vengono previste norme per la produzione e la commercializzazione degli aceti ottenuti da materie prime diverse dal vino e per la tenuta dei registri di carico e scarico da parte di talune categorie di operatori del settore delle sostanze zuccherine.

Sciolti i nodi sulla questione sulla fementazione che si è risolta con un provvedimento del ministro Martina in accordo con le regioni interessate che quindi potranno aprire la pratica nel momento in cui il mercato ne avesse bisogno. Un meccanismo di differenziazione.

Sciolta anche la questione dei controlli attraverso il principio per cui un solo ente di controllo esplica il lavoro per conto degli altri. Al vaglio ora i meccanismi che ne consentiranno la messa in opera. Si sta inoltre andando a soluzione anche per quanto riguarda la questione relativa all’eventuale incompatibilità tra gli amministratori dei consorzi e le consulenze presso le singole aziende tramite un decreto ministeriale che chiarisca eventuali conflitti di interesse di volta in volta e caso per caso.

"Con questo provvedimento rendiamo il vino italiano sempre più forte e all'avanguardia in Europa - commenta il Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina - Il Testo unico è frutto di un lavoro parlamentare approfondito e condiviso, che dà alla filiera nuovi strumenti operativi. Avere in una sola norma di 90 articoli tutte le disposizioni, unificando, aggiornando e razionalizzando le leggi esistenti, rappresenta un risultato storico".

di C. S.