Legislazione 04/05/2017

Sanzioni più basse per mancata o errata indicazione della sede stabilimento in etichetta

La Conferenza delle Regioni si esprime sulla bozza del decreto legislativo "recante la disciplina dell’indicazione obbligatoria nell’etichetta della sede e dell’indirizzo dello stabilimento di produzione o, se diverso, di confezionamento, ai sensi dell’articolo 5 della legge 12 agosto 2016, n. 170. legge di delegazione europea 2015"


Il provvedimento per "l'etichetta verità" ha ricevuto il via libera nella Conferenza Stato-Regioni del 20 aprile.

La Conferenza delle Regioni ha infatti espresso un parere favorevole sul decreto legislativo che disciplina l’indicazione obbligatoria nell’etichetta della sede e dell’indirizzo dello stabilimento di produzione o, se diverso, di confezionamento (secondo quanto previsto dall’articolo 5 della legge 12 agosto 2016, n. 170).

Il giudizio positivo è però subordinato all'accoglimento di alcune modifiche.

In particolare le modifiche riguardano una rimodulazione delle sanzioni che nello schema predisposto dal governo andavano da 1000 a 18000 euro. La Conferenza Stato-Regioni ha proposto invece fossero abbassate da un minimo di 600 a un massimo di 9500 euro.

Inoltre, secondo le Regioni, andrebbe cancellato ogni riferimento all'autorità nazionale di controllo, il Ministero della Salute secondo lo schema originario, lasciando così intoccate le prerogative degli uffici regionali in materia.

Infine le Regioni hanno chiesto che il periodo transitorio per lo smaltimento delle vecchie etichetta passi da 180 giorni a 12 mesi.

Spetterà ora al Consiglio dei Ministri tenere conto delle osservazioni formulate dalla Conferenza Stato-Regioni.

di T N