Legislazione 16/06/2012

Le novità del decreto sviluppo per il settore agricolo

Approvato dal Consiglio dei Ministri il provvedimento per la crescita. Semplificazioni e agevolazioni anche per il settore primario


Il DL Sviluppo più volte annunciato dal ministro Passera è finalmente stato varato da parte del Consiglio dei Ministri.

Ecco le principali novità che riguardano il settore agricolo:

È stato deciso, considerata la situazione di grave crisi economica e le sue conseguenze sulla parte più debole della società italiana, di istituire il Fondo nazionale la distribuzione di derrate alimentari agli indigenti, che sarà gestito da AGEA, assegnando per il 2012 una prima dotazione finanziaria pari a un milione di euro.

Vengono liberati quasi 20 milioni di euro non utilizzati relativi a programmi precedenti, che potranno essere destinati - anche nel breve termine - a misure urgenti a sostegno del settore agricolo ed alimentare. Le somme, presenti sul bilancio dell’AGEA, sono destinate anche a finanziare specifici interventi di contrasto alle crisi di mercato, che sempre più spesso colpiscono il comparto.

Viene inoltre risolto il problema finanziario che, di fatto, negli ultimi anni ha bloccato il sistema nazionale delle prove varietali.

Nel pacchetto di norme, rientrano anche interventi mirati a rafforzare l’azione di tutela e promozione dei Consorzi di tutela dei vini, attraverso l’inasprimento delle sanzioni contro le trasgressioni dei regolamenti interni. Mentre per il settore delle agro energie si intende incrementare in particolare la produzione di energia da fonti rinnovabili legate ad opere irrigue ed ai Consorzi di Bonifica. Si vuole inoltre tutelare il giusto equilibrio sul territorio tra agricoltura e impianti agro energetici che usano biomasse di origine agricola, evitando effetti distorsivi a danno delle produzioni agricole tradizionali.

Per la pesca e l’acquacoltura sono stati messi a punto interventi per ridare slancio e competitività al settore, in particolare in merito allo sviluppo dell’acquacoltura in mare. Viene inoltre introdotto un sistema volontario di indicazione dell’origine per chi vende al dettaglio e chi somministra prodotti della pesca, così da poter segnalare al consumatore la dicitura “prodotto italiano” o altra indicazione relativa all’origine italiana o alla zona di cattura più precisa di quella obbligatoriamente prevista dalle disposizioni vigenti in materia.

 

Altre novità che hanno un impatto sul settore agricolo:

Sviluppo di occupazione giovanile nella green economy

La misura estende il finanziamento agevolato previsto dal fondo Kyoto (su cui sono disponibili 470 milioni di euro) a soggetti pubblici e privati che operano in ulteriori 4 settori della Green Economy:

- Protezione del territorio e prevenzione del rischio idrogeologico e sismico;

- Ricerca e sviluppo e produzioni di biocarburanti di seconda e terza generazione;

- Ricerca e sviluppo e produzioni e istallazione di tecnologie nel solare termico, solare a concertazione, solare termo-dinamico, solare fotovoltaico, biomasse, biogas e geotermia;

- Incremento dell’efficienza negli usi finali dell’energia nei settori civile e terziario (incluso social housing).

Il finanziamento ai progetti di investimento è vincolato alla creazione di nuova occupazione giovanile a tempo indeterminato.

Agevolazioni fiscali per lavori di ristrutturazione.

Viene confermata ed estesa la disciplina degli incentivi fiscali per le spese di ristrutturazione edilizia. L’agevolazione favorisce gli interventi edilizi ordinari.

La proposta prevede l’innalzamento, fino al 30 giugno 2013, delle soglie di detrazione IRPEF al 50% (attualmente è prevista al 36%) per lavori fino a 96 mila euro (attualmente fino a 48 mila euro), per favorire interventi di ristrutturazione edilizia.

Agevolazioni fiscali per interventi di riqualificazione energetica.

E’ consentita dal 1 gennaio 2013 al 30 giugno 2013 la detrazione di imposta del 50 per cento per le spese per interventi di riqualificazione energetica (fino al 31 dicembre 2012 resta valida la detrazione pari al 55%).

Semplificazioni in materia di autorizzazioni e pareri per l’esercizio dell’attività edilizia.

La norma semplifica ulteriormente i meccanismi procedimentali per l’ottenimento degli assensi edilizi. In caso di intervento edilizio soggetto alla Scia (segnalazione certificata di inizio attività, in cui l’attività edilizia può partire contestualmente) viene generalizzata la possibilità di sostituire atti e pareri formali con autocertificazioni di tecnici abilitati. In caso di interventi soggetti a Dia (denuncia di inizio attività, in cui l’attività edilizia può partire decorso un dato termine) viene introdotta analoga semplificazione.

In questo modo viene semplificato un numero considerevole di ostacoli burocratici che l’imprenditore si trova ad affrontare nel corso dell’iter di ottenimento di tutti i titoli autorizzatori di consenso all’intervento proposto.

Sospensione entrata in operatività del SISTRI.

Per consentire i necessari accertamenti sul funzionamento del sistema di tracciabilità dei rifiuti (SISTRI), vengono sospesi il termine di entrata in operatività del sistema per un massimo di 12 mesi e i conseguenti adempimenti delle imprese, ferma restando la disciplina di controllo preesistente.

Disposizioni per la gestione e la contabilizzazione dei biocarburanti.

La norma consente ai produttori di biocarburanti per autotrasporto nazionali e comunitari di attuare modifiche tecnologiche e procedurali utili a rendere la propria filiera produttiva più efficiente e competitiva rispetto alle importazioni extracomunitarie. Vengono inoltre razionalizzati i controlli, sempre al fine di evitare distorsioni di mercato a favore di importazioni extracomunitarie.

Potere sanzionatorio a tutela del Made in Italy.

Si affida al sistema delle Camere di commercio il potere sanzionatorio in caso di violazione delle disposizioni previste in materia di Made in Italy che impone ai soggetti titolari o licenziatari di marchi di accompagnare i prodotti o le merci o con indicazioni precise ed evidenti sull'origine o provenienza estera, o comunque sufficienti ad evitare qualsiasi fraintendimento del consumatore sull'effettiva origine del prodotto.

L’obiettivo è quello di rafforzare l’azione di contrasto a quelle condotte illecite di uso del marchio con modalità tali da indurre il consumatore a ritenere che il prodotto o la merce sia di origine italiana, in coerenza con la normativa europea sull'origine.

 

di R. T.