L'arca olearia 05/05/2017

Sempre più formazione e informazione nel futuro dell'Accademia dell'Olivo e dell'Olio

Sempre più formazione e informazione nel futuro dell'Accademia dell'Olivo e dell'Olio

Il 2016 è stato ricco di appuntamenti, nonostante il terremoto che ha colpito Palazzo Ancaiani. Il 2017 si preannuncia un'altra annata con molti corsi di aggiornamento, tornate e momenti di formazione e informazione


Quest'anno non inizio la relazione annuale con la consueta panoramica sull'olivicoltura e sul mercato dei suoi prodotti. Non perché non vi sia nulla da commentare sull'annata 2016-17, che è stata scarsa con solo 200.000 t di olio prodotto in Italia, come già era successo due anni prima. Il 2016, infatti, per la nostra Accademia è stato un anno particolare, purtroppo non in positivo.

Possiamo considerare l'anno appena trascorso diviso in due parti: fino a metà estate e dal 16 agosto in poi. Inizialmente l'attività è stata intensa e positiva. Si sono svolti per il secondo anno consecutivo due corsi di aggiornamento presso la sede accademica, il 29 aprile vi è stata l'assemblea generale con la prolusione del Prof. Aldo Corsetti dell'Università di Teramo sulla microbiologia delle fermentazioni nelle olive da mensa, quindi il 23 maggio il workshop "Biologia e Coltivazione dell'Olivo" organizzato a Pisa in collaborazione con la Scuola Universitaria Superiore Sant'Anna in memoria del Prof Claudio Vitagliano, il 27 maggio la Tornata in Salento incentrata sull'epidemia da Xylella fastidiosa. Infine a luglio il Consiglio Direttivo ha approvato la programmazione delle attività accademiche per l'anno successivo.

Il 16 agosto 2016 è giunta la triste notizia della scomparsa improvvisa del prof. Montedoro. vice-Presidente in carica e Presidente dell'Accademia per 16 anni dal 1998 a12014. Con lui l'Accademia e la comunità scientifica italiana hanno perso un protagonista. Non intendo ripercorrere le tappe della lunga e gloriosa carriera scientifica del prof. Montedoro, altri suoi colleghi e allievi possono farlo meglio di me, ma voglio ricordare solo alcuni dei risultati che ha ottenuto come Presidente della Accademia dell'Olivo e dell'Olio: il convegno sugli "Antiossidanti degli oli vergini di oliva con particolare riferimento ai composti fenolici e alla loro importanza biologica" nel giugno 2005. che vide arrivare a Spoleto i massimi esponenti del settore e studiosi di polifenoli italiani, il convegno su "Innovazione e tradizione nel miglioramento genetico dell'olivo" nel dicembre 2005, il convegno sulla "Olivicoltura ad altissima densità" nel 2006 a seguito della tornata in Spagna, 11 workshop dedicato ai 50 anni dell'Accademia nel 2010 in occasione del II Convegno Olivicolo Nazionale a Perugia, le numerose Tornate in Italia e all'estero. la realizzazione della collana divulgativa di 30 volumi online tuttora disponibili sul sito web. Durante il suo mandato il prof. Montedoro ha operato in maniera esemplare, da vero maestro, sempre antcponcndo l'interesse dell' Accademia e della comunità in generale, e dedicando impegno ed energie senza mai risparmiarsi con l'obiettivo di tenere alto il nome della nostra istituzione e favorire lo sviluppo della filiera olivicolo-olearia. Anche in occasione dell'ultimo consiglio Direttivo a cui partecipò nel giugno 2016 e poi di un ultimo colloquio che ebbi con lui a metà luglio a Spoleto potei ancora una volta apprezzare il suo attaccamento all'Accademia con idee che si traducevano in proposte concrete, preziosi consigli operativi e sempre la massima disponibilità. Con la sua scomparsa l'Accademia ha perso un pilastro, un riferimento scientifico e un capace dirigente. tutti noi abbiamo perso una persona cara.

Poi, come tutti sapete, il 24 agosto un forte sisma ha scosso l'Italia centrale ed inaugurato un susseguirsi di eventi che hanno prodotto vittime e danni gravissimi in un'area molto vasta di quattro regioni. La città di Spoleto è stata inizialmente colpita in modo non grave, ma il successivo terremoto del 30 ottobre ha prodotto danni molto seri al patrimonio edilizio della città compresa la sede dell'Accademia in Palazzo Ancaiani. In data 3 novembre, infatti, l'edificio è stato dichiarato inagibile con ordinanza sindacale e da allora l'Accademia è in attesa di una nuova sede. Inutile sottolineare il disagio che la nostra istituzione, e la sua segreteria in particolare, ha dovuto sostenere e sta tuttora sopportando. In tale frangente non ho ritenuto di arrestare l'attività in quanto mi è parso che il modo migliore per affrontare ia nuova difficile situazione fosse quello di reagire e di proseguire con quanto programmato. Ovviamente abbiamo dovuto fare dei cambiamenti e spostare alcuni eventi al di fuori di Spoleto, come del resto è fisiologico dato il carattere nazionale dell'Accademia. Due corsi di aggiornamento sulla potatura dell'olivo sono stati effettuati con ottimi risultati a Sciacca (AG) e Chiusi (SI), così come abbiamo dovuto rinviare, e con poco preavviso, il convegno su "Innovazione dì processo e di prodotto nella filiera olivicolo-olearia Italiana", inizialmente previsto per il 2-3 dicembre 2016 e poi tenutosi il 7-8 aprile scorso. Le conseguenze degli eventi sismici sono tuttora visibili nella città di Spoleto, che però ha reagito in modo egregio e sta lentamente recuperando la normalità, Allo stesso tempo posso riferirvi che anche la mancanza di una sede sembra volgere al termine, in quanto con lettera del 7 aprile 2017, il Direttore Generale del CREA, Dr.ssa Ida Marandola, ci ha comunicato la concessione di due locali nella loro del CREA di via Nursina in Spoleto.

Venendo a temi più generali riguardanti la filiera. anche il 2016-17 si è concluso con produzioni molto basse in Italia. Il calo produttivo della nostra olivicoltura è ormai strutturale, come emerse dai lavori del primo dei tre convegni della rassegna OLIVOLIO che l'Accademia dedicò alla filiera nel novembre 2015. In tale ambito fu chiaramente illustrato che molte soluzioni tecniche per il rinnovo degli oliveti erano già disponibili e bisognava solo creare le condizioni politiche c amministrative affinché riprendessero gli investimenti. Nel 2017 è atteso il varo del Piano di Settore olivicolo-oleario da parte del MiPAAF. che ha affidato al CREA la sua realizzazione, e che dovrebbe rappresentare un utile sostegno per il rilancio dell'olivicoltura italiana. Il 7-8 aprile 2017 si è tenuto il secondo convegno di OLIVOLIO sul tema della "Innovazione di processo e di prodotto nella filiera olivicolo-olearia Italiana". Anche in questo caso sono assai importanti i risultati ottenuti dalla ricerca pubblica e privata italiana in elaiotecnica, per cui possiamo dire che sia per la trasformazione delle olive in olio che per le utilizzazioni dei sotto prodotti dell'attività di frantoio è in atto una vera e propria rivoluzione tecnologica. In tale convegno sono anche emersi, da parte di imprenditori di spicco della filiera segnali economici positivi non derivanti dal recente rialzo dei prezzi conseguente alla scarsa annata quanto dalla dinamicità dei mercati internazionali che richiedono olio di alta qualità e sono disposti a pagarlo. E' difficile dire se questi timidi segnali si tradurranno in una svolta duratura per la filiera italiana, ma di certo possono far guardare al futuro con un certo ottimismo quegli imprenditori che, lavorando con professionalità, idee e tanto impegno, hanno intrapreso o vogliono intraprendere la strada dell'innovazione. L'Accademia farà il possibile per cercare di stimolare i vari segmenti e attori della filiera per contribuire al suo sviluppo.

Nel 2016 1'Accademia ha organizzato numerose attività riguardanti la divulgazione scientifica e l'aggiornamento tecnico. Due corsi di aggiornamento professionale sono stati organizzati a Spoleto, uno sulla potatura di allevamento e di produzione dell'olivo, che si è svolto nel mese di febbraio, e un altro che si è effettuato a giugno sugli aspetti sensoriali ed analitici della qualità del!' olio, con la partecipazione di numerosi corsisti che hanno mostrato interesse e apprezzamento per i contenuti dei corsi e le attività dell'Accademia,
Nel 2016 si sono svolte due Tornate di Studio in Salento e in Sicilia Occidentale. La prima, dedicata all'emergenza che ha colpito il Salento a causa della batterio si da Xylella fastidiosa si è svolta prima a Lecce con un convegno in cui accademici e illustri relatori hanno presentato gli aggiornamenti sull'avanzamento dell'epidemia, le novità normative e gli studi in corso iniziati per affrontare il problema. Al termine del convegno, a cui hanno partecipato oltre 80 intervenuti, vi è stato un interessante e vivace dibattito, come era prevedibile data la delicatezza del tema e le gravi conseguenza economiche e sociali che l'epidemia sta avendo per tutto il Salento. Le visite tecniche si sono svolte anche grazie al sostegno e alla collaborazione delle locali associazioni di categoria nel pomeriggio in agro di Gallipoli, ove sono stati mostrati esperimenti di innesto e di resistenza varietale in due realtà olivicole.
Nel corso della Tornata in Sicilia occidentale nel novembre 2016, organizzata dal Prof. Tiziano Caruso dell'Università di Palermo, sono emerse interessanti novità nelle tipologie di oliveto e nella trasformazione delle olive da mensa della varietà Nocellara del Belice. Il convegno del 4 novembre presso la sala conferenze del complesso monumentale di San Francesco a Sciacca ha visto la partecipazione di oltre 100 persone c l'intervento dell'On. Antonello Cracolici, Assessore Regionale dell'Agricoltura, Sviluppo rurale e Pesca mediterranea, che ha illustrato le azioni messe in atto dal suo assessorato per la valorizzazione dell'olio siciliano sul mercato globale. Nel corso delle visite tecniche del giorno dopo, il prof. Tiziano Caruso ha presentato i risultati di uno studio decennale volto a valutare l'idoneità di varietà autoctone siciliane a modelli di impianto ad altissima densità per la raccolta meccanica integrale. Diverse di queste varietà mostrano caratteristiche di produttività c ridotta vigoria molto adatte per oliveti ad altissima densità da raccogliere con macchine scavallatrici,

Intanto nel 2017 si è già tenuta la Tornata di Studio in Calabria meridionale, organizzata dall'accademico Prof Giuseppe Zimbalatti dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria. Il 30 marzo 2017 si è tenuto il convegno dal titolo "Salubrità degli oliveti c qualità del prodotto" presso l'Aula Magna del Dipartimento di Scienze Agrarie, mentre il giorno successivo vi sono state le visite tecniche in due importanti realtà produttive della provincia in località San Giorgio Morgeto (RC) e Lamezia Terme (CZ). Tale evento ha avuto un 'ampia partecipazione di pubblico e molto interesse da parte dei media calabresi. A fine maggio, e precisamente nei giorni 25 e 26, si terrà la Tornata in Friuli, organizzata a Manzano (UD) dall'accademico prof. Lanfranco Conte dell'Università di Udine e di cui trovate dettagli in cartella. Infine, in autunno vi sarà una Tornata in Sicilia Orientale, la cui organizzazione è affidata alla Prof.ssa Alessandra Gentile dell'Università di Catania.

Anche quest'anno prosegue il rinnovamento del corpo accademico, con molti nuovi corrispondenti e alcuni passaggi alla categoria di soci ordinari.
Vorrei sottolineare la nomina ad accademica corrispondente della D.ssa Hava Rapoport perché riprende la tradizione di avere all'interno del nostro corpo accademico illustri ricercatori ed esperti internazionali. Lascatemi infine sottolineare il passaggio da Accademico Ordinario ad Accademico Onorario del prof. Franco Scaramuzzi, che non ha bisogno di presentazioni e che onora la nostra accademia.

Fonte: Relazione attività svolta - Assemblea Accademia Nazionale dell'Olivo e dell'Olio 2017

 

di Riccardo Gucci