L'arca olearia 29/04/2016

L'area affetta da Xylella fastidiosa si estende di altri venti chilometri

Ormai sono considerati infetti quasi tutti i comuni delle province di Brindisi e Taranto secondo la Commissione Fitosanitaria Europea. Mille euro di multa per chi non ha adottato le buone pratiche agricole per contrastare il patogeno entro il 30 aprile


Xylella non è stata confinata al solo basso Salento. L'area infetta si estende sempre di più.

Secondo la Commissione Fitosanitaria Europea l'area infetta ormai comprenderebbe anche quasi tutti i comuni delle province di Brindisi e Taranto. Vengono così inclusi nell'elenco nuovi comuni, ad alta vocazione agricola e agroalimentare, come San Vito dei Normanni, Ceglie Messapica, San Michele Salentino, Villa Castelli, Carovigno, Ostuni, Cisternino.

Secondo il deputato Nicola Ciracì sarebbero a rischio "alcune produzioni tipiche riconosciute e presidio “Slow Food”, come il Biscotto Cegliese, la Mandorla Riccia di Francavilla Fontana o il Fico Mandorlato di San Michele Salentino, per mancanza degli elementi basi per la preparazione di pasticceria come il mandorlo, o le marmellate di ciliege locali, sono destinate nel giro di qualche anno a scomparire a meno che non si modificano i rispettivi disciplinari di tutela obbligatori per la loro preparazione andando ad approvvigionarsi di mandorle o fichi o di confetture di ciliegie provenienti da altri territori, venendo così meno il valore identitario delle tipiche preparazioni salentine."

Intanto sembra che le autorità statali, nello specifico il Corpo Forestale dello Stato, abbia deciso di adottare il pugno duro nei confronti di chi non ha adottato le buone pratiche agricole per contrastare Xylella fastidiosa.

Purtroppo molti agricoltori non sono informati del provvedimento, preso solo una ventina di giorni fa e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale regionale il 26 aprile scorso. Obbligatorio per gli agricoltori arare i campi, trinciare l'erba e potare i rami degli ulivi infetti.

Secondo quanto previsto dal provvedimento regionale: “Chiunque non ottemperi alle prescrizioni impartite dai Servizi fitosanitari regionali ai sensi dell’articolo 50, comma 1, lettera g), è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 500,00 euro a 3.000,00 euro”.

di T N