L'arca olearia 07/07/2015

Il bicchierino per l'olio d'oliva del futuro? Stampato in 3D

Il bicchierino per l'olio d'oliva del futuro? Stampato in 3D

Una ricercatrice dell'Università di Perugia, giovanissima Cavaliere della Repubblica, ha ideato il bicchierino da degustazione per l'olio d'oliva in acido poli lattico con l'aggiunta di agenti anti microbici, anti ossidanti e anti batterici. Il materiale è anche biodegradabile e compostabile


Nel futuro i bicchierini per la degustazione dell'olio extra vergine d'oliva non dovranno essere necessariamente più in vetro. Potrano essere realizzati comodamente anche a casa grazie a una stampante 3D.

Il nuovo bicchierino è stato ideato nei laboratori dell'Università di Perugia ed è stato esposto nella mostra "Tuscia Food Valley", allestita presso il complesso viterbese di Santa Maria in Gradi, sede dell'Università della Tuscia.

L'ideatrice, come racconta l'Ansa, è Elena Fortunati. Giovane ricercatrice trentenne, insignita, nel 2013, della carica di Cavaliere della Repubblica. E' in possesso di un dottorato di ricerca in nanotecnologie dei materiali presso il Polo didattico di Pentima.

Il nuovo bicchierino è del tutto simile a quelli in vetro comunemente usati nelle degustazioni, sfruttando un polimero biodegradabile arricchito con agenti in grado di mantenere del tutto inalterate le proprietà dell'olio, offrendo così uno strumento innovativo dal ridotto impatto ambientale.

''Abbiamo realizzato questi bicchierini da degustazione in acido poli lattico, ovvero un polimero, quindi una 'plastica' biodegradabile in grado di riprodurre le proprietà ottiche del vetro lasciando inalterate le caratteristiche organolettiche dell'olio - ha precisato Fortunati -. L'idea è stata di rinforzare l'acido polilattico con agenti anti microbici, anti ossidanti e anti batterici, in grado di preservare tutte le qualità del prodotto che il bicchiere dovrà contenere''.

''Il materiale di cui è composto è biodegradabile - ha concluso la ricercatrice - quindi dopo l'utilizzo potrà essere compostabile così da permettere uno smaltimento che non impatti sull'ambiente. Questi bicchieri sono stati realizzati con una tecnologia abbastanza nuova che è quella della stampante 3D, un macchinario che abbiamo in dotazione presso i laboratori del nostro ateneo e che ci ha permesso di riprodurre un oggetto con le stesse caratteristiche di quelli in vetro solitamente usati per le degustazioni''.

di C. S.