L'arca olearia 25/06/2015

La Dop Terra di Bari in bilico tra il rischio “svendita” ed opportunità di valorizzazione

La Dop Terra di Bari in bilico tra il rischio “svendita” ed opportunità di valorizzazione

Dalla Coratina nasce un olio molto intenso che va utilizzato con la giusta misura: poche gocce conferiscono note organolettiche e virtù salutistiche. Un olio di qualità destinato alla tutela della salute della famiglia non può essere venduto o svenduto a prezzi bassi


Leggiamo con estremo sconforto l’articolo sulla “Dop Terra di Bari, un olio extra vergine di oliva in svendita”: Meno di 5 euro al litro per un Dop Terra di Bari – Castel del Monte.

Considerando che nell’ambito di due delle Denominazioni geografiche aggiuntive (Castel del Monte e Bitonto) la Coratina è la cultivar dominante e prevalente nel gusto, cogliamo l’occasione per illustrare percorsi alternativi di tutela e promozione.

L’olio extravergine della cultivar “Coratina”, è caratterizzato da un intenso fruttato con note di erba o di foglia e dalla caratteristica sensazione di amaro e piccante dovuta all’elevata presenza di “polifenoli”, molecole che conferiscono al prodotto proprietà salutistiche e resistenza all’ossidazione rendendolo più serbevole rispetto alla media degli oli extravergine di oliva in commercio. Non essendo morbido e dolce è accolto con più difficoltà dal consumatore medio non abituato alle note piccanti e amare. È difficile e complicato comunicare questa peculiarità che contraddistingue questa cultivar e trasformare amaro e piccante, i suoi elementi distintivi, in una leva di acquisto. Riteniamo che la chiave del successo possa consistere nel indirizzare gli sforzi della comunicazione al giusto target di consumatori. È importante rivolgersi non ad un consumatore generico, ma focalizzarsi sulle categorie di persone che orientano le scelte d’acquisto nell’ambito specifico delle famiglie: le madri e, in particolare le nuove generazioni di puerpere più aperte all’acquisizione delle informazioni nutrizionali e salutistiche.

Presso l’Università degli Studi di Bari una equipe multidisciplinare di ricercatori costituita da ML Clodoveo, B De Gennaro, S Camposeo, F Corbo, C Franchini, G Celano, sta lavorando per supportare un programma di promozione del consumo di olio di alta qualità basato sulla divulgazione scientifica nei reparti maternità impostata su un linguaggio semplice e persuasivo studiato appositamente per:
- offrire un sistema di prevenzione per la salute ed il benessere della popolazione
- creare uno strumento marketing per dare impulso all’economia del territorio pugliese e nazionale.

È importante ricordare che il regime dietetico durante la gravidanza è fondamentale sia per la madre che per il bambino. Esso non solo influisce sulla gravidanza stessa ma ha anche un impatto diretto sulla successiva fase di allattamento. È importante introdurre le calorie ed i principi nutritivi necessari per mantenersi in buona salute e per garantire la formazione di nuovi tessuti e di riserve energetiche.

I lipidi costituiscono un'importantissima fonte d'energia. Per il bambino sono essenziali per la formazione dei tessuti celebrali. Una loro carenza può essere la causa determinante di problemi e malformazioni dell'apparato oculare. Alcuni ricercatori sostengono che la giusta quantità di lipidi rappresenti una fonte di prevenzione per le varie forme allergiche. La disponibilità di acidi grassi polinsaturi nella madre condiziona naturalmente l’assunzione di queste sostanze da parte del feto. Durante la gravidanza si verifica un forte trasferimento di lipidi, che vengono mobilizzati dai depositi materni verso il feto attraverso la placenta. Gli acidi grassi essenziali indispensabili :
- sia per lo sviluppo fetale (maggior peso alla nascita)
- sia per la madre poiché migliorano la gravidanza (una buona presenza di acidi grassi essenziali fa diminuire il rischio di nascite premature) e riducono l’incidenza di depressione post-partum.

L’ apporto di acidi grassi essenziali serve al bambino per il corretto sviluppo del sistema nervoso centrale e del sistema cardiovascolare. Gli acidi grassi polinsaturi a lunga catena sono fondamentali nello sviluppo fetale e neonatale per la formazione di nuovi tessuti e in particolare delle membrane cellulari del tessuto nervoso che si forma e non si rinnova nel corso della vita.

Le papille gustative che si trovano sulla lingua, si formano tra la 13° e la 15° settimana di gestazione e funzionano come le nostre. Sembra così che il feto nel pancione possa assaporare, attraverso il liquido amniotico, sapori forti come aglio , cipolla o cavoletti e olio amaro e piccante assunti dalla mamma. Dai monitoraggi, è stato osservato un aumento della deglutizione quando il bambino è circondato da sapori dolci e una sua diminuzione quando i sapori sono aspri (non amari).

Considerato il fatto che il feto, nell'utero materno, percepisce le variazioni di 'sapore' del liquido amniotico che cambiano a seconda di quello che mangia la mamma, è bene, durante la gravidanza avere un'alimentazione quanto più ricca e completa possibile affinché anche il bimbo possa trarne giovamento. Fin dalla vita intrauterina il lattante viene stimolato ad ampliare il suo orizzonte gustativo anche attraverso il latte materno, che trasmette i sapori dei cibi scelti dalla madre. Ma è al momento dello svezzamento che le sue papille gustative conoscono in modo completo il gusto degli alimenti. Al lattante, viene naturalmente imposta la dieta dei genitori. L’esperienza gustativa guidata dall’adulto è quindi molto importante perché produce una modifica, necessaria, profonda e determinante, della congenita percezione del gusto degli alimenti.

Il gusto dipende quindi:
- dal patrimonio genetico
- dalle esperienze alimentari della madre durante la gravidanza
- dalla percezione di sapori generati dalla alimentazione materna durante l’allattamento
- dall’esperienza gustativa degli alimenti offerti durante lo svezzamento

Ad un certo punto, quando il bambino inizia a camminare emerge un nuovo fenomeno: la neofobia. Quando un bimbo inizia a camminare sviluppa gradualmente una resistenza a nuovi alimenti , denominata appunto neofobia. Egli non vuole modificare le sue certezze, la sua sicurezza degli alimenti. Questo meccanismo, innato, ha permesso, fin dalla preistoria, ai bambini che iniziavano a camminare in un ambiente pieno di pericoli alimentari (erbe pericolose, alimenti deteriorati ecc) di limitare l’esposizione ad alimenti che non erano già stati registrati durante i primi 18 mesi di vita, sotto la tutela materna. Di conseguenza il bambino che non ha conosciuto vegetali dallo svezzamento, con la loro componente moderatamente amara legata a polifenoli, flavonoidi, terpeni glucosinolati e altre molecole benefiche, tenderà a respingerli con forza nel secondo anno di vita.

Dalla Coratina nasce un olio molto intenso che va utilizzato con la giusta misura sui piatti: poche gocce conferiscono le note organolettiche e le virtù salutistiche che altri oli non sono in grado di conferire neanche se impiegati in grande quantità. L’olio di Coratina, ricco in polifenoli, è adatto alla dieta sia della madre in gravidanza ed allattamento che del neonato allo svezzamento.

È importante comunicare alle puerpere, in una fase della vita in cui sono particolarmente disposte ad acquisire nuove conoscenze ed abitudini, che:
1 - non tutti gli oli vergini di oliva hanno lo stesso valore nutrizionale e salutistico;
2 - la scelta dell’olio alimentare per i bambini è di primaria importanza per una corretta prevenzione di molte patologie legate allo stress ossidativo;
3 - l’insorgenza in età adulta di molte patologie è favorita se fin da bambino l’individuo è stato alimentato con oli generici e di basso valore.

Gli oli di qualità si ottengono solo attraverso un processo accurato, che richiede sforzi in tutte le tappe della sua produzione: in campo ed in frantoio, nello stoccaggio, nell’imbottigliamento e nella commercializzazione.

Il regalo più grande che si possa fare ad un figlio non è un corredino firmato ma le migliori scelte sul piano alimentare. Un olio di qualità destinato alla tutela della salute della famiglia non può essere venduto o svenduto a prezzi bassi. È necessario riconoscerne il giusto valore economico.

La sanità nei prossimi anni si troverà, a fronteggiare uno scenario assai complesso: Il progressivo invecchiamento della popolazione ed il conseguente incremento delle patologie croniche ad elevato impatto sulla spesa sanitaria pubblica. Investire energie nella ricerca e nella divulgazione delle proprietà nutraceutiche dell’olio di Coratina rappresenta una scelta virtuosa che si trasformerà nel medio e lungo periodo nella prospettiva di ridurre l’incidenza di molte delle malattie croniche e di ridurre la spesa sanitaria pubblica .

Auspichiamo che l’approccio che proponiamo possa fungere da volano per creare opportunità:
- sul piano della ricerca per finanziare attività multidisciplinari: in campo, in frantoio, attraverso la ricerca di nuovi strumenti di marketing supportati da studi di nutrigenetica e nutrigenomica ancora scarsi sugli oli vergini.
- sul piano della comunicazione scientifica intraprendendo la strada proposta della divulgazione all’interno dei reparti maternità.

Questo approccio, che cerchiamo di promuovere sul territorio, è stato già accolto con favore da Benedetto Miscioscia e dal Comune di Andria, che sull’argomento ha organizzato unconvegno, da una delle più importanti OP del settore oleicolo Pugliese, e dal Presidente del Consorzio Dop Terra di Bari, Francesco Contò, che ha sottoscritto un Accordo di Collaborazione tra:
- Il Consorzio per la Valorizzazione e la Tutela dell’Olio Extravergine di Oliva D.O.P. “Terra di Bari”;
- Il Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali, dell’ Università degli Studi di Bari Aldo Moro:
- Il Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali e al Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Foggia, di cui il Prof. Contò è Direttore.

Ma la strada è ancora lunga e attendiamo uno sforzo corale per capovolgere il paradigma della promozione del consumo di oli di qualità superiore.

di Maria Lisa Clodoveo, Salvatore Camposeo

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Commenti 3

Sergio Panzarella
Sergio Panzarella
20 febbraio 2022 ore 17:42

Salve Dott.ssa Clodoveo, sono Sergio Panzarella, un piccolo produttore Siciliano. Condivido a pieno la strategia per la promozione dell'Olio. E me ne faccio promotore dal 2019 quando ho fondato l'azienda Food for Health. Sarebbe possibile vedere i materiali di comunicazione / visuals utilizzati per la comunicazione alle puerpere? Mi sarebbe di grande aiuto ed ispirazione. Grazie. S.

STEFANO CAROLI
STEFANO CAROLI
23 ottobre 2016 ore 11:50

Sono d'accordo! finalmente un gruppo di ricercatori entra nel merito ....per informare, promuovere e dare il giusto valore a un prodotto NOBILE che spesso e volentieri viene maltrattato e usato come prodotto civetta. Mi auguro un sostegno comune! e specialmente la Regione Puglia deve sostenere questo progetto.

Domenico  Musicco
Domenico Musicco
14 luglio 2015 ore 10:51

Ho letto appassionatamente questo articolo, e devo dire che finalmente qualcuno comincia a parlare di quello che è e di cosa significa l'EVO di coratina.
Grazie, ed aggiungo che nel mio piccolo, resto a Vostra disposizione
per eventuali ulteriori approfondimenti.

Avevo già letto che per caratteristiche, il latte materno e l'EVO in generale, hanno molto in comune.

P.S.: Una precisazione, condividendo il link, appare l'immagine di un Ulivo sicuramente fascinoso e caratteristico, ma non è un cultivar di coratina, ecco, anche da questo si potrebbe iniziare a far chiarezza, si pubblica sul tema "coratina" mettiamo l'immagine di un ulivo della coratina !!