Eventi 03/05/2018

Comunicare l'olio extra vergine d'oliva, tutta questione di linguaggi

Imparare a comunicare correttamente l’olio extravergine d’oliva con I linguaggi dell’extravergine: tre giorni di incontri, laboratori pratici e gruppi di lavoro. A Giovinazzo (BA) dall'11 al 13 maggio


Imparare a utilizzare un linguaggio preciso, efficace, adeguato e moderno per raccontare un prodotto antico e prezioso come l’olio extravergine d’oliva. È l’obiettivo dell’evento ‘I linguaggi dell’extravergine’, organizzato dall’Associazione Culturale Passione Extravergine e giunto alla seconda edizione, in programma venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 maggio: tre giorni di lavoro dedicati a quanti vogliono costruire un percorso per diventare divulgatori di contenuti culturali legati all'extravergine oppure semplicemente migliorare le proprie competenze in materia.

Quali sono i contenuti tecnici che il consumatore dovrebbe conoscere? Quali sono i linguaggi e i contenuti più adatti per comunicare con i bambini, con i medici, con il personale della ristorazione, con chi fa la spesa? Queste sono le domande alle quali si cercherà di dare una risposta con esperti del settore, attraverso approfondimenti mirati, momenti pratici di laboratorio e co-progettazione in gruppi, secondo il metodo ‘open space technology’ e momenti di team building come una cena sociale, con l’obiettivo di trovare punti di forza e opportunità per aprire nuovi possibili scenari di rete e cooperazione.

Gli assaggiatori che si formano nei corsi abilitanti, nella maggioranza dei casi, difettano di competenze linguistiche, semiotiche, relazionali, metodologiche, che permettano loro di elaborare una comunicazione culturale ricca ed efficace con il consumatore, che si tratti di chef, di chi fa la spesa, di bambini, di educatori, di medici, etc.

Il risultato è che, nell'area della cultura dell'olio extravergine di oliva, prevale una comunicazione frammentata, approssimata, e spesso caratterizzata da moltissime inesattezze, ma anche da errori rilevanti che, specie se commessi da personaggi autorevoli, vanificano il lavoro di anni nella direzione dell'informazione divulgativa corretta e accessibile a tutti e, soprattutto, danneggiano la percezione del prodotto sui mercati e tra i consumatori, con gravi danni all’economia del territorio.

La prima giornata comincierà con i banchi di assaggio dei soci produttori, aperti anche alla cittadinanza e con i lavori dei gruppi che raccoglieranno i risultati della prima edizione. La giornata continuerà con una serata dedicata ad un gioco di cucina sociale presso il Parco Scianatico a Giovinazzo, condotto dal prof. Giacomo Giancaspro, docente di cucina e formatore,.
La seconda giornata si aprirà con un intervento condotto dalla prof.ssa Gabriella Falcicchio che ci porterà ad approfondire strumenti e pratiche educative per chi vuole approcciarsi al mondo del cibo proponendolo come occasione di scoperta del mondo. La prof.ssa Maria Lisa Clodoveo ci parlerà delle opportunità perse e centrate dei claim salutistici come tipo di informazione standardizzata e come poter fare per introdurre nuovi claim da apporre in etichetta. A seguire Alberto Grimelli interverrà sulla molteplicità degli approcci che usano i formatori e dell'effetto sui consumatori, mentre la dott.ssa Antonella Silvestri ci aprirà nuove porte del social media marketing.
Gli approfondimenti della mattina aggiungeranno nuovi spunti su cui lavorare nei gruppi del pomeriggio, mentre la domenica mattina sarà dedicata ad un'attività in uliveto e a seguire alla restituzione dei risultati.

"La scelta di Giovinazzo non è casuale – racconta Elisabetta De Blasi, presidente di Passione Extravergine – È un comune molto particolare, dove la produzione di olio è centrale e in questi ultimi anni ha saputo far emergere delle eccellenze notevoli, che si sono distinte nel panorama nazionale, vincendo i più importanti premi della Penisola. Se da un lato cresce la generazione dei frantoiani e produttori che vogliono mettere in bottiglia extravergini di qualità, d'altra parte una gran quantità di produttori olivicoli hanno deciso, negli stessi anni, di vendere la materia prima ad altre regioni che si arricchiscono del nostro buon lavoro. È un territorio simbolo di due fenomeni che esprimono bene le spinte centripete del territorio. Qui e non altrove, vogliamo far vedere che sull'olio non è già stato detto tutto. Proprio per questo i banchi di assaggio dei produttori di venerdì 11 maggio dalle 10.30 alle 11.30 saranno aperti alla cittadinanza. Anche quest'anno lavoreremo su educare all'extravergine (in contesti didattici), formare all'extravergine (in particolare formare i formatori), informare sull'extravergine (in una modalità non pubblicitaria). Questi tre filoni di riflessione collettiva ed autoformazione, possibile grazie alla tecnica OST, verrà arricchita dagli approfondimenti che verteranno su claim salutistici, differenze di strutturazione del linguaggio, medici e olio, e strumenti per la didattica del cibo. Molti i momenti di creazione del gruppo che ci auguriamo alla fine della tre giorni, getti il seme di una rete nazionale aperta alla riflessione su questi temi, sviluppabili anche in altri territori. Ci tengo a dire - conclude De Blasi - che questo evento è anche possibile grazie alla partecipazione volontaria e diretta dei soci produttori che collaborano in una logica di condivisione."

Partner del progetto: il Centro di ricerca Uniba sull’olivo, l’olio e le olive da mensa dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, il GAL Fior d'Olivo, il progetto Aristoil e il CIRPAS (Centro Interuniversitario di Ricerca 'Popolazione Ambiente Salute') e la rivista online di agricoltura e ambiente Teatro Naturale.
Patrocinio del Comune di Giovinazzo.
Le quote di partecipazione previste:
- 60 € per i soci di Passione Extravergine
- 70 € per i non soci
Per chi viene da fuori è previsto un servizio di navetta dall'aeroporto di Bari o dalla stazione ferroviaria di Bari.
Le iscrizioni si chiudono lunedì 7 maggio.

di C. S.