Eventi 20/04/2015

Senza passato non c'è futuro. Pensiamo all'olio che verrà


Il futuro passa senza dubbio dal passato.

Con questo slogan il Consorzio apre i lavori di un incontro dedicato all’olivicoltura toscana e al suo stato di salute.

In un contesto assai critico come quello della campagna olearia attuale, il Consorzio percepisce l’esigenza di fare il punto della situazione e riflettere assieme ai suoi soci e addetti ai lavori, per affrontare i temi prioritari del settore con lo scopo di dare nuovi stimoli ed impulsi al comparto, in un positivo e costruttivo confronto fra passato e il futuro, tra la tradizione e l’innovazione.

Ecco quindi le preziose testimonianze di produttori capaci ancora di far reddito mantenendo il classico sistema di coltivazione al cospetto di coloro che invece, puntando sul rinnovamento e nelle nuove logiche di allevamento e produzione, stanno profilando un diverso percorso e prospettive reddituali di importante rilievo e respiro per l’intero sistema per poi giungere infine al ruolo fondamentale del frantoio in una filiera virtuosa dell’olio.

Senza però mai dimenticare l’obiettivo comune che vede nella qualità e nell’origine garantita del prodotto i cardini e le caratteristiche di un olio certificato IGP Toscano.

“La necessità di concepire una nuova e più moderna olivicoltura credo sia ormai un dato oggettivo, afferma il Presidente del Consorzio Fabrizio Filippi, per rimanere sui mercati e per essere pertanto sempre più competitivi. La riduzione dei costi di produzione rimane senza dubbio uno dei fattori sui quali investire con lo scopo di aumentare la marginalità sul prodotto finale. Il rinnovamento degli impianti e l’avanzare di una olivicoltura sempre più specializzata possono rappresentare due elementi stratetici di questo mosaico che deve comunque condurre senza mai rinunciare alla qualità e garanzia dell’origine: estrema sintesi del significato della nostra certificazione Toscano IGP.
Tutto questo però non deve e dovrà mai dissacrare il passato e la tradizione perché soltanto da lì si potrà iniziare questo percorso di cambiamento, nonostante ancora sia proprio questo forte legame al passato a rappresentare il presente, in taluni casi vincente, della nostra olivicoltura.”

Sull’importanza del territorio, della sua tutela e valorizzazione, bene prezioso per tutta la collettività, anche la Banca di Cambiano ribadisce il suo primario ruolo sancito da
oltre un secolo di attività e di presidio proprio qui, in Toscana.

“Ad un incontro dedicato all’olivicoltura toscana e allo stato dell’arte del settore, la Banca di Cambiano non poteva non esserci. Ospitare questo confronto nella nostra filiale di Empoli, testimonia ancora una volta, e da ben centotrent’anni, il nostro interesse per l’economia del territorio. Affrontare il tema della moderna olivicoltura permette inoltre di fare un punto sulle innovazioni in corso, ma anche di mantenere viva la propria identità locale e globale al contempo”, hanno sottolineato il Presidente Paolo Regini e il Direttore Generale Francesco Bosio.

Un incontro pertanto dove la molteplicità dei temi è ampia e delicata toccando i diversi aspetti legati al comparto olivicolo, visto non soltanto nella sua primaria funzione ma anche quale attività in grado di mantenere intatto e conservare il patrimonio naturale e paesaggistico del territorio toscano, generatore a sua volta di ricchezza per l’intera Regione.

Il Consorzio dell’olio Toscano IGP gioca un ruolo significativo in questo contesto proprio per la forte rappresentatività di tutta la filiera olivicola e per le importanti azioni di tutela e valorizzazione di questo bene prezioso qual è l’oro verde Toscano.

“L’olio che verrà”
Senza Passato non c’è futuro.
Empoli, 23 aprile. Banca di Cambiano.

di C. S.