Eventi 18/09/2014

Produrre biometano dai soli sottoprodotti oleari. E' realtà

L'impianto pilota si trova in provincia di Lecce e dimostra le potenzialità del sistema olivicolo italiano. Si pone così ancor di più al centro della filiera la figura del frantoiano, non più solo produttore d'olio ma anche di energia


Il trattamento e lo smaltimento dei reflui oleari e della sansa rappresenta il principale problema ambientale per i produttori di olio del Mediterraneo.

L’argomento principale sarà il trattamento, la gestione e la valorizzazione energetica delle sanse. Fino ad oggi, le sanse sono state utilizzate negli impianti di biogas in misura ridotta,
fondamentalmente per la loro stagionalità.

Se questo non era un problema per chi aveva già un impianto di biogas alimentato ad altre matrici, era però un ostacolo non da poco per un frantoiano che intendesse dotarsi di un impianto di biogas autonomo.

Durante l’incontro del 26 settembre prossimo a Lecce presso il Grand Hotel Tiziano verrà presentata una nuova tecnologia nella spremitura delle olive, che produce il cosiddetto paté, ossia una sansa con ottimo potenziale energetico e con caratteristiche adatte per consentirne lo stoccaggio per oltre sei mesi, e in un tipo di impianto di biogas idoneo a trattare questo prodotto

Ore 09:00 Registrazione partecipanti

Ore 09:30

Piero Mattirolo, Agroenergia - Apertura lavori
Fabrizio Nardoni, Assessore Agricoltura Regione Puglia

Mauro Nicoletti, Schmack Biogas - Valorizzazione energetica del patè di olive negli impianti di biogas di piccola taglia
Beniamino Tripodi, Gruppo Pieralisi - Tecnologia DMF ed utilizzo del sottoprodotto patè per la biodigestione

Ore 12:45 Trasferimento nell’impianto Schmack a Surbo, LE e visita guidata in gruppi da 20 persone

Quota di partecipazione 80 euro Iva compresa, ridotta a 60 euro per iscritti alle associazione dei frantoiani.

Per informazioni: www.admil.com

di C. S.