Energia verde 10/06/2016

Gli Stati generali del biogas hanno fatto il punto sul settore

Molta attenzione al biometano, il vero biocarburante avanzato, del tutto producibile in Italia e utilizzabile per uso domestico e per l'autotrazione. Ha un'alta sostenibilità sia per le emissioni di gas serra sia per l'uso del suolo


Il settore del biogas è in forte espansione in Italia malgrado i tentativi in atto di ostacolarlo. Negli ultimi 5 anni sono stati mobilitati investimenti per 4,5 miliardi di euro, creati 12mila nuovi addetti stabili e una produzione di circa 2 miliardi di metri cubi (Nmc) di gas metano equivalente, un quinto della produzione nazionale di gas naturale. Sono le cifre divulgate negli Stati generali del Biogas, svoltisi a Rimini il 17 febbraio. Le previsioni al 2020 sono per un raddoppio degli occupati, fino a 25.000 e un incremento degli impianti in ambito agricolo, attualmente sono circa 1200. Il settore fornisce uno dei maggiori contributi, tra le rinnovabili, alla creazione di nuovi "green jobs" e alla riduzione dell'inquinamento da CO2. La potenza installata passerà dagli attuali 900 Mwe a circa 1700 Mwe, compresa la quota equivalente legata alla produzione di biometano, che dovrebbe diventare il secondo ambito di produzione utilizzando i liquami animali e i sottoprodotti agroindustriali, dopo l'energia elettrica. L'evento di Rimini ha dedicato molta attenzione al biometano, il vero biocarburante avanzato, del tutto producibile in Italia e utilizzabile per uso domestico e per l'autotrazione. Ha un'alta sostenibilità sia per le emissioni di gas serra sia per l'uso del suolo, in quanto si produce con i residui delle coltivazioni agricole e zootecniche. Entro il 2020 l'Italia potrà produrne per l'autotrazione circa 670 milioni di Nmc risparmiando sul metano attualmente importato. Recentemente l'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha emesso una direttiva tecnica (46/2015/R/gas) che avvicina il momento dell'impiego effettivo del biometano nella rete del gas naturale.Il Presidente del Consorzio Italiano Biogas ha sottolineato come il biogas si può affermare tra le energie rinnovabili valorizzando le peculiarità di essere fonte programmabile e utilizzabile in vari settori agroindustriali.

Il biogas ha avuto anche il merito di aver consentito alle aziende italiane di tenere aperte le stalle, rafforzandone la posizione economica e contribuendo a mantenere invariate l’occupazione e la produzione alimentare tradizionale in un periodo di crisi generale, che continua anche a causa della riforma delle quote latte. Tuttavia l'incertezza normativa e la fiscalità, che riguarda tutte le rinnovabili, è un motivo di freno per nuovi investimenti. Un problema sono le linee guida nazionali sul rilascio delle autorizzazioni agli impianti, perchè sono applicate in modo diverso dalle ventuno regioni, producendo discriminazioni fra le imprese. Ci sono le norme regionali e spesso anche i regolamenti provinciali perchè delegati dalle regioni. Un'altro elemento chiave, senza il quale è impossibile effettuare un'analisi seria e completa di fattibilità tecnico-economica per gli operatori, è rendere finalmente pubblico il valore dei cosiddetti certificati di immissione al consumo dei biocarburanti. Al valore di tali certificati, che il decreto interministeriale 5 dicembre 2013 menzionava, è legato il livello di incentivazione del biometano impiegato come carburante per autotrazione.

di Marcello Ortenzi

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