Bio e Natura 18/05/2018

Contaminazioni da glifosato non preoccupanti negli alimenti europei

Contaminazioni da glifosato non preoccupanti negli alimenti europei

La revisione dell'Efsa, che copre tutte le colture trattate con glifosato, comprende una valutazione del rischio che evidenzia come, ai correnti livelli di esposizione, non si ravvisi un rischio per la salute dell’uomo


L'Efsa ha completato il riesame dei tenori massimi di glifosato la cui presenza è ammessa per legge negli alimenti.

Il riesame si basa sui dati relativi ai residui di glifosato negli alimenti trasmessi all'Efsa da tutti gli Stati membri dell'Unione europea. Dati talvolta non completi, che quindi rendono la ricerca meno esauriente di quanto potrebbe.

Nonostante queste lacune l'Efsa afferma che i livelli di glifosato non sono un rischio per la salute dell'uomo.

I tenori o livelli massimi di residui (LMR) vengono stabiliti per garantire che i consumatori siano protetti da quantità eccessive di glifosato assunte tramite l’alimentazione, sulla base di un'analisi di tutti gli usi correnti e autorizzati dell'erbicida nell'Ue.

La revisione, che copre tutte le colture trattate con glifosato, comprende anche una valutazione del rischio che evidenzia come, ai correnti livelli di esposizione, non si ravvisi un rischio per la salute dell’uomo. Per questa valutazione l'Efsa ha messo a confronto dati sulla dieta di adulti e bambini dell'Ue con i valori di sicurezza per l’assunzione raccommandati dall'Efsa stessa nel 2015.

Salute degli animali

I dati usati per la revisione degli LMR facevano parte delle evidenze utilizzate per un secondo rapporto, ove si valuta il potenziale impatto dei residui di glifosato nei mangimi sulla salute degli animali.

La valutazione ha esaminato tutte le informazioni disponibili sulla presenza di glifosato nei mangimi, compresi quelli d’importazione, concludendo che non si ravvisano effetti nocivi del glifosato sulla salute di bovini, pecore, maiali, cavalli e polli.

di C. S.