Bio e Natura 28/04/2016

Una nuova frontiera per il gluten free grazie a due ricercatrici italiane

Grazie a due proteine, zelina e glutelina, anche i celiaci potranno mangiare pane fragrante e pasta al dente. Grazie a questa scoperta Virna Cerne e Ombretta Polenghi sono in finale all'European Inventor Award 2016


Purtroppo la celiachia si sta diffondendo sempre più nel mondo. Una patologia diffusa, per cui non esiste cura, se non una corretta alimentazione che metta al bando il glutine dalla dieta.

E' così che i cibi gluten free sono arrivati a fatturare 4 miliardi di euro l'anno scorso nel mondo. Si stima che entro il 2020 le vendite dei prodotti gluten-free possano superare i 7 miliardi di euro.

Anche in Italia si sta assistendo a una rapida escalation della malattia.  Nel nostro Paese i celiaci siano aumentati, negli ultimi due anni, di oltre il 15% e metà di loro vive nel Nord Italia dove si concentrano il 48% delle diagnosi.

Ecco perchè la scoperta di due ricercatrici italiane, Virna Cerne e Ombretta Polenghi,  può sensibilmente migliorare la qualità della vita dei celiaci, costretti a rinunciare a pasta al dente e pane fragrante. Il difetto più frequentemente riscontrato dai fruitori di cibi gluten free è il cattivo gusto e l'aspetto un po' grumoso.

Tutto questo potrebbe essere il passato grazie a un innovativo processo di lavorazione, brevettato.

Il processo in questione consiste nell’andare a isolare prima due proteine con una struttura molecolare al glutine, zein e glutelin, per poi essere successivamente aggiunte ai cibi in quantità variabili a seconda della consistenza, del gusto o dell’aspetto richiesto per andare a replicare le stesse caratteristiche dei prodotti da forno realizzati con l’autentica farina di grano.

“Il processo di estrazione scoperto da Cerne e Polenghi - ha spiegato il Presidente di European Patent Office, Benoît Battistelli - contribuisce a far sì che la vita di tutte le persone che soffrono di disturbi della celiachia e di intolleranza al glutine possa svolgersi senza problemi particolari. Questa invenzione infatti non ha solo migliorato la vita di milioni di persone affette da questa malattia, in quanto ha anche contribuito ad assicurare alla società per cui lavorano un posizionamento di primissimo piano nell’industria gluten-free”.

di C. S.