Quo vadis 19/05/2016

La Lombardia orientale sarà la Regione europea della gastronomia 2017

Un territorio molto vasto, dalle Orobie bergamasche all’Oltrepò mantovano, che può offrire, oltre al vino a denominazione d'origine, l’olio di oliva, i salumi, i formaggi, molti dolci e altrettanti piatti tipici. In questo territorio convivono ben 25 prodotti Dop ed Igp, 25 vini a Docg, Doc e Igt oltre a 34 De.Co


Durante il prossimo anno la Lombardia Orientale diventerà protagonista del progetto “Regione Europea della Gastronomia” (in sigla ERG, cioè European Region of Gastronomy). Infatti, nel 2017 i territori pro-vinciali di Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova (ovvero la porzione della regione che si trova ad oriente rispetto alla Città metropolitana di Milano) saranno i primattori di quest’iniziativa che intende promuovere tale area nel suo insieme quale unica destinazione turistica, puntando sul connubio tra patrimonio artistico e naturalistico e la grande tradizione eno-gastronomica locale, senza però perdere di vista le singole identità specifiche nè l’attenzione alla sostenibilità ambientale.

La Lombardia Orientale assume un ruolo rilevante nell’ambito della più importante regione italiana: include 1/3 della popolazione lombarda, conta ben 11.500.000 presenze annue nelle strutture ricettive e comprende località di grande attrattività turistica quali ad esempio: il Garda e l’Iseo, luoghi d’arte quali Cremona e Mantova, siti UNESCO come le incisioni rupestri camune, le numerose destinazioni montane. Volendo poi focalizzare l’attenzione sull’aspetto enogastronomico, in questo territorio convivono ben 25 prodotti DOP ed IGP, 25 vini a DOCG, DOC ed IGT oltre a 34 DE.CO. (Denominazioni Comunali).

Il progetto è stato promosso da Regione Lombardia, dai Comuni di Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova, dalle quattro Camere di Commercio locali con il coordinamento dell’Università degli Studi di Bergamo. Proprio in questi mesi si stanno delineando i programmi delle iniziative che si attiveranno nel 2017, con l’intenzione di dare inizio a più di 80 progetti distribuiti sui successivi 4 anni. Scopo principale è quello di poter soddisfare le più disparate necessità di conoscenza e le più ampie esigenze di visita dei turisti che giungeranno nella Lombardia Orientale.

Con il termine ‘gastronomia’ questo progetto prevede che siano compresi, oltre ai rinomati vini a denominazione di origine, anche gli altri prodotti tipici. Un breve elenco di essi può ricordare l’olio di oliva, i salumi, i formaggi, i piatti tipici, i dolci. Per l’accoglienza, poi, non dobbiamo trascurare neppure l’offerta agrituristica che nell’area annovera numerose esperienze di tipo didattico. Riguardo la sostenibilità ambientale si devono citare le piste ciclabili che percorrono le vallate del Bresciano e della Bergamasca ma pure la pianura Cremonese e Mantovana, le riserve ed i parchi naturali attigui ai fiumi o situati nelle zone montane, fra cui primeggia quello notissimo dell’Adamello.

Gli operatori del territorio saranno i diretti protagonisti dell’evento, senza una logica di ristretta territorialità in modo da suscitare nei visitatori della Lombardia Orientale il massimo interesse a conoscerla in modo approfondito. E’ la prima volta che un areale così vasto (si va dalle Orobie bergamasche all’Oltrepò mantovano) si mette in gioco sinergicamente e tutto insieme, con un’infinità di prodotti tipici e di sapori davvero peculiari. Esso è del tutto conforme alla logica dell’accoglienza turistica odierna, in un mondo che nel settore oggi è davvero globalizzato.

Agevolmente si può considerare che – malgrado il notevole lavoro da compiere nei prossimi mesi - le sinergie istituzionali, accademiche ed economiche instauratesi a fondamento del progetto riusciranno ad operare positivamente nel senso di un concreto apprezzamento da parte dei visitatori delle numerosissime caratteristiche della Lombardia Orientale.

di Giuliano Terzi