Fuori dal coro 14/10/2016

La cultura del buon olio extra vergine d'oliva parte da un atto quotidiano: mangiare

La cultura del buon olio extra vergine d'oliva parte da un atto quotidiano: mangiare

Pasti veloci, snack insoliti e raffinati. Un modo trendy di vivere il buon extra vergine d'oliva, quotidianamente. E' questa la filosofia di Olivia, ristorazione veloce e attenta alla salute. Un modo innovativo di svecchiare l'immagine dell'olio


In centro a Firenze ci sarà un locale dove si potrà gustare il mondo dell'olio extra vergine d'oliva, a tutto tondo.

Si chiama Olivia e si trova in piazza Pitti. E' un ristorante per un pranzo veloce, ma anche per uno snack, a base di olio extra vergine di oliva.

L'idea è del Frantoio Santa Tea di Reggello. “Sono nata e cresciuta nel mondo dell’olivicoltura e da sempre innamorata di questo settore. È da questa mia passione che nasce la voglia di portare questo mondo a contatto diretto del pubblico. Olivia nasce dal mio desiderio di unire la tradizione agroalimentare alla necessità del consumatore di informarsi ed avere gli strumenti giusti per acquistare consapevolmente e riconoscere il valore di un olio - spiega Serena Gonnelli - Olivia nasce a Firenze, in piazza Pitti, ma il nostro obiettivo è replicarlo velocemente in altre città”.

La formula del ristorante è molto semplice: porti a casa o fai da te. E’ possibile sedersi ai tavoli conviviali degustando del buon vino, oppure soffermarsi sugli sgabelli disposti nel locale. Gli arredamenti e le grafiche interne accolgono il fruitore in un ambiente moderno e fresco con richiami al mondo agricolo toscano. L’architetto fiorentino Saverio Innocenti ha saputo creare un ambiente evocativo nel pieno centro della città e coinvolgendo artigiani locali come Duccio Maria Gambi. Il giovane designer ha realizzato per Olivia dei pezzi unici: il tavolo conviviale che ricorda la macina in pietra, la cui particolarità è l’unione di cemento e nocciolo di oliva tritato e la lampada nella saletta ‘’Oliveto’’ fatta con reti per la raccolta.

Vi si può gustare anche il tradizionale fritto toscano con variazioni creative stagionali. La sua unicità, oltre che nell’utilizzo dell’olio extra vergine d'oliva, sta nelle temperature sempre controllate e nell’assenza di pastella e di uovo nella preparazione delle ricette per un fritto più leggero e digeribile rispetto agli usuali.

Serena Gonnelli ha scelto di avvalersi della collaborazione di noti chef toscani iniziando con Simone Cipriani, giovane ma già affermata promessa della cucina italiana che ha ideato insolite ricette di fritto: “Pappa Donuts”, “Seppie Soffiate al lime”, “Cubetti di ribollita” e “Tortellini alla crema di parmigiano”.

E’ inoltre risaputo che l’olio extra vergine può essere ingrediente anche in tante ricette come, per esempio, i cioccolatini. In questo caso Olivia ha scelto Vestri, cioccolatai aretini dal 1960, con cui ha creato cioccolatini all’extravergine, insieme a creme spalmabili: un’esplosione di sapore ed equilibrio.

Olivia, per ambientazione e concenzione, non è solo ristorazione e non è solo cultura. E' un modo per andare incontro alla società di oggi, spiegando l'olio in maniera coinvolgente e avvolgente, ma soprattutto quotidinamente.

 

di T N