Fuori dal coro 07/09/2016

L'orto sul comò di casa, in maniera pulita e sostenibile

Una start up lombarda ha lanciato i micro ortaggi da casa, mutuando così una linea di prodotto che ha già riscosso molti successi negli Stati Uniti. Secondo il Dipartimento dell'agricoltura americano sarebbero anche molto più salutari


Copiare una linea di prodotto già presente da tempo sul mercato americano e farla diventare una start up in Italia.

E' quanto stanno provando a fare i giovani imprenditori Marta Crippa e William Thake.

Hanno sviluppato così, in piccoli contenitori molto fashion, la coltivazione di ben venticinque diversi ortaggi. La start up aveva mosso i suoi primi passi in un progetto di orti urbani, volto a soddisfare le esigenze della ristoraizone locale. Ora si è evoluta.

I micro ortaggi sono nati negli Stati Uniti, dove vengono utilizzati in cucina da molti anni, i microgreens o micro ortaggi sono le parti verdi edibili che germogliano dai semi di ortaggi, piante aromatiche e spontanee, raccolte prima del loro completo sviluppo, dopo la formazione delle prime due foglioline. Si differenziano dai germogli tradizionali sia per le modalità di coltivazione (luci, percentuale di umidità molto più bassa) sia per l'intensità di sapore.

"I micro ortaggi piacciono perché aiutano non solo a decorare i piatti in modo scenografico, ma grazie al sapore intenso e all'odore evocativo aggiungono carattere alle preparazioni - commenta William Thake, ideatore del progetto - Sono facili da usare: basta tagliare e guarnire qualsiasi tipo di piatto, dal semplice panino, alle pizze, agli aperitivi, alle zuppe; inoltre hanno ottime qualità nutrizionali".

Secondo alcuni studi effettuati dal Dipartimento dell'Agricoltura statunitense, i micro ortaggi contengono in media livelli cinque volte più elevati di vitamine e carotenoidi rispetto alle rispettive piante adulte.

di T N